Nessuna vertenzialità sul centro stampa friulano
Alla vigilia degli incontri della prossima settimana con i cda di Piccolo e Messaggero Veneto, riunito a Palmanova il direttivo di categoria
Il segretario nazionale Maurizio Giustini: "Sosteniamo questo percorso"
Sul centro unico di stampa a Gorizia ad oggi non esiste alcuna vertenzialità: sulla vicenda dell’accorpamento in un’unica sede dei poligrafici di Piccolo e Messaggero Veneto fa chiarezza dal direttivo della Fistel Cisl, riunito nel pomeriggio a Palmanova, il segretario nazionale di categoria Maurizio Giustini. "Certo – dice, anticipando i due incontri con le testate il 26 e 28 prossimi – il percorso è ancora da limare, ma non ci sono grossi scogli, non fosse altro per la disponibilità di un’azienda che ha deciso di investire e scommettere sul lavoro".
In un contesto di grande difficoltà per l’editoria, l’operazione friulana va, dunque, sostenuta, mediando responsabilmente tra le aspettative legittime dei lavoratori e quelle del Gruppo e favorendo un passaggio in tranquillità.
La crisi del settore – commenta Giustini – è irreversibile, soprattutto per la stampa su carta, ormai anello periferico dell’informazione. Ben vengano, dunque, compagini come quella dell’Espresso che continua ad investire, chiudendo con bilanci sani".
Oggi, i tagli all’editoria in Finanziaria, l’avanzare delle nuove tecnologie e la riduzione delle entrate pubblicitarie, che soltanto qualche anno fa avevano imposto ai grandi gruppi forti investimenti sui macchinari per reggere il mercato, mettono nel mirino della revisione redazioni e centri stampa . "Per quanto riguarda il Gruppo Espresso – spiega Giustini – non più di un anno fa i vertici, a seguito di un monitoraggio nazionale, avevano provveduto ad eliminare le macchine vetuste per allungare la vita ai centri di stampa più importanti, individuando per Il Piccolo e Il Messaggero Veneto una sede unica a Padova. Contro questa espropriazione regionale, soprattutto la Fistel si è spesa per non perdere la risorsa lavoro in Friuli Venezia Giulia, arrivando alla soluzione di Gorizia". Via libera, dunque, dalla categoria cislina al percorso avviato: un percorso di impresa e lavoro che va sostenuto con buona volontà, malgrado le forzature del mercato impongano alcuni pesani cambiamenti come, ad esempio, la trasformazione dei formati o la riduzione della fogliazione. "Ai prossimi incontri – anticipa Giustini – ci presenteremo con questa volontà, puntando, attraverso la concertazione e contrattazione, anche all’armonizzazione retributiva tra i poligrafici delle due testate, trovando sinergie tra le voci della busta paga: siamo fiduciosi poichè l’azienda non si p sfilata, è sana e consente spazi di manovra".
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
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