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Asse Sindacato-Imprese per spingere sul II Livello

Stamani a Monfalcone una tavola rotonda
Santini: "La cotrattazione decentrata, leva di svilupp
o"

Via libera alla contrattazione di II livello con l’alleanza stretta tra Sindacato e mondo imprenditoriale e formalizzata nel corso di una tavola rotonda promossa dalla Cisl isontina. Sindacato ed imprese, dunque, sono d’accordo: la contrattazione decentrata va promossa come leva imprescindibile di sviluppo e fattore determinante per agganciare la ripresa, ponendo le basi di un futuro economico e sociale più solido. L’esplicita unione di intenti si traduce nella volontà di condividere con ancor più forza il percorso contrattuale di II livello, che – è emerso dal confronto con Confindustria, Confartigianato e cooperative – fa bene a tutti, alle imprese ed ai lavoratori. "Lo sa la Germania" – ha ricordato il segretario regionale Giovanni Fania, richiamando il modello tedesco ed il suo alto grado di competitività che si fonda anche sulla partecipazione dei lavoratori all’inpresa; "lo sa il territorio – ha rincarato il numero uno della Cisl isontina, Umberto Brusciano – che è pronto alla sfida, a fare assieme un percorso concreto e a mettersi in gioco". La posta, del resto, è alta perchè il tema della contrattazione di II livello va di pari passo con quello della crescita. A sostenere il nesso è il segretario aggiunto Giorgio Santini che dal palco del Friuli Venezia Giulia rilancia: "La contrattazione si colloca dentro una capacità di costruire sviluppo che va riconquistata, a fronte dei due cambiamenti epocali di questi ultimi anni: l’allargamento dello scenario economico e la crisi produttiva, sociale e del lavoro". Sviluppo e lavoro, dunque, tornano prepotentemente al centro della riflessione, accompagnati da una riforma contrattuale, motore di sinergie e crescita, ancora tuttavia avversata da taluni. "Chi non sostiene questa riforma – commenta Santini – è miope rispetto al percorso sociale ed economico del Paese e fa perdere al mondo del lavoro una grande opportunità di cambiamento". "Noi comunque – rassicura – continuiamo a crederci con grande convinzione e a portare avanti queste istanze". Insomma per la Cisl il treno non va assolutamente perso, tenuto anche conto del bisogno di sviluppo del Paese, che ha "perso di vista l’idea della costruzione dell’economia, dell’industria e della manifattura legata al lavoro e alle persone" e che è segnato da una politica che fa "molta fatica ad interessarsi a questi grandi temi, eternamente sospesa tra quello che non c’è più e il non si sa di quello che viene dopo". Ma c’è anche altro: è, infatti, grazie alla contrattazione di II livello che, per il segretario aggiunto, si possono rafforzare e completare le politiche attive del lavoro perchè gli ammortizzatori sociali, pur necessari, ormai non sono più sufficienti, non bastano più. Occorrono politiche del lavoro che spingano sulle potenzialità delle persone e sull’occupazione ed è proprio in questa direzione che va, ad esempio, la richiamata riforma dell’apprendistato, che Santini auspica si possa chiudere entro fine mese come risposta concreta e tendenzialmente stabile per i giovani. Quanto al merito della contrattazione è lo stesso aggiunto a chiarire: "Il contratto nazionale resta valido come cornice di garanzia, ma è sul II livello che bisogna spingere: le potenzialità stanno lì". "E l’obiettivo ultimo – conclude – deve essere la partecipazione dei lavoratori nelle prospettive dell’azienda: solo così, infatti, si potrà dare piena cittadinanza al lavoro".

Mariateresa Bazzaro