PIU’ CAPACITA’ PROGETTUALE PER PORDENONE
Alla Fiera, l’XI congresso della Cisl della destra Tagliamento
Verso la riconferma Renato Pizzolitto
Oggi l’elezione dei nuovi vertici alla presenza del segretario nazionale Gigi Bonfanti
E’ iniziata ieri mattina alla Fiera, la due giorni congressuale della Cisl di Pordenone: Renato Pizzolitto si ripresenta alla guida del Sindacato della destra Tagliamento, con Daniele Morassut, Arturo Pellizzon e Alina Maria Beicu.
In attesa delle votazioni per il rinnovo della dirigenza (in programma per domani pomeriggio, sempre nella sala convegni della Fiera), oggi è stata la giornata dei bilanci dell’attività sindacale e non solo. Bene la prima, con la Cisl che a Pordenone continua a crescere, mentre sul fronte del territorio si potrebbe fare di più, specialmente in un momento di forte crisi come quello attuale.
Se, infatti – stando alle parole del segretario uscente – le istituzioni stanno agendo con tempestività, è al mondo imprenditoriale che chiediamo di non rinviare oltre scelte strategiche per migliorare la qualità del lavoro, dell’impresa anche attraverso un’attenta riflessione sul tema del ricambio generazionale, dei servizi e delle infrastrutture”. La Cisl fa la sua parte e propone la sua ricetta. Un mix di ingredienti per salvaguardare i lavoratori, le professionalità ed il tessuto sociale e produttivo della destra Tagliamento, che va dall’innovazione alle tutele.
“Come Cisl, ad esempio – spiega Pizzolitto – abbiamo proposto un percorso che potrebbe far diventare il nostro territorio terreno di sperimentazione di strumenti di sostegno per i lavoratori e le imprese in difficoltà, coniugando formazione ed ammortizzatori ed estendendo la tutela di questi ultimi anche ai precari e ai settori della cassa integrazione”. Cassa integrazione che in provincia si è attestata a 1,9 milioni di ore (471.682 di cigo, 1.289.493 di cigs e 186.972 di gestione edilizia), facendo di Pordenone il territorio, che a livello regionale, contribuisce in maniera più significativa al ricorso alla cassa integrazione (che in Fvg conta 4,2 milioni di ore, con un +54% sul 2007).
“Senza contare – aggiunge Pizzolitto – che le risorse a disposizione per gli ammortizzatori sociali dovrebbero essere implementate, considerato che sono pari allo 0,5% del Pil nazionale a fronte della media europea dell’1,7%”. “Tuttavia – spiega il sindacalista – queste azioni dovrebbero collocarsi entro una programmazione di ampio respiro a favore del territorio, che in realtà manca soprattutto all’interno del mondo produttivo e la cui assenza va a danneggiare gli stessi lavoratori e in particolare le donne”.
Anche sul fronte dei servizi, la Cisl interviene. “Nella nostra provincia – dice il segretario uscente – le aziende dei servizi stanno abbandonando le reti fisse essenziali: accade nella telefonia, ma anche nelle Poste, che a Pordenone annunciano esuberi a fronte di una scarsità delle prestazioni”. Altri punti critici, ritornando alla realtà produttiva imprenditoriale, la tutela a 360 gradi dei cittadini stranieri e la sicurezza sui luoghi di lavoro. “Deve affermarsi la cultura della sicurezza e della prevenzione, che si acquisisce solo con la conoscenza dell’organizzazione del lavoro e la formazione, già dalla scuola”.
Infine, non è mancato uno sguardo sulla riforma contrattuale siglata di recente da Cisl, Uil e le associazioni datoriali. “Una riforma necessaria – ha detto il segretario – dato il vecchio modello contrattuale non più idoneo a garantire un reddito sufficiente ai lavoratori”.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg