SLP CISL FVG, CONDIZIONI INACCETTABILI
Poste Italiane in Friuli Venezia Giulia non riesce a garantire un servizio decente alla clientela né per i Servizi Postali né per i servizi di bancoposta: non lascia spazio a dubbi la denuncia del Slp Cisl regionale. Ad entrare subito nel vivo delle criticità è il segretario dei Postali Cisl, Fabio Colombo: “Gli strumenti sono insufficienti a garantire una qualità decente del lavoro: motomezzi da sostituire, palmari con tecnologia superata, luoghi di lavoro inidonei, nessun investimento immobiliare”. Nel settore postale – si legge in una nota della categoria cislina – è stato fatto un ottimo accordo regionale che doveva garantire una maggiore efficienza, attivare servizi innovativi e dare nuove opportunità ai portalettere, ma ogni possibile sviluppo è strangolato dalla carenza dell’organico e dalla lentezza organizzativa dell’azienda. Aggiunge Colombo: “Montagne di posta registrata non consegnata a domicilio torna negli uffici postali dove il personale è ridotto all’osso. Negli uffici postali la continua diminuzione del personale, la mancanza di strumenti di lavoro in buone condizioni, stanno mettendo a dura prova la resistenza dei colleghi su cui gravano pesanti carichi di lavoro e pressioni esagerate. La nuova piattaforma operativa rallenta il servizio, a volte lo blocca per tempi anche lunghi e la clientela spazientita attacca gli sportellisti”. Ad aggravare il quadro ci si mette di mezzo anche l’estate, che porta ulteriori problemi ai lavoratori postali del Friuli Venezia Giulia a causa delle assenze per ferie e delle decisioni assunte dall’azienda in materia di chiusure estive di uffici e di doppi turni che non hanno soddisfatto la clientela e nemmeno i lavoratori, “sbattuti” in distacco continuamente. “Come Slp Cisl – aggiunge il segretario regionale di categoria – abbiamo esercitato continue pressioni sul management regionale per ottenere garanzie per i lavoratori e risultati per la qualità del servizio: tavoli di monitoraggio sul recapito, pressing per assunzioni di lavoratori a tempo determinato e trasformazioni volontarie di part time a full time: insomma è stato tentato tutto ciò che si poteva per agevolare il servizio e creare condizioni di maggior benessere per i colleghi”. “Purtroppo – conclude Colombo – con estrema arroganza i responsabili della rete degli uffici postali di questa regione hanno disertato l’ultimo incontro voluto dalle organizzazioni sindacali, creando i presupposti per una forte rottura se non rivedranno le loro posizioni. La dirigenza di Servizi Postali appare invece priva di autonomia decisionale e incapace di reagire ed il settore resta abbandonato a se stesso.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg