PENSIONATI CISL FVG, DA KOSIC RISPOSTE CERTE. BASTA SORPASSI A SINISTRA
L’agenda delle priorità è di quelle che non lascia dubbi: al centro dell’azione della Fnp Cisl – riunita stamani a Monfalcone in un maxi vertice alla presenza del segretario nazionale Ermenegildo Bonfanti e del segretario regionale Cisl, Giovanni Fania – vi sono le "battaglie" per la riqualificazione e l’accreditamento delle case di riposo e l’implementazione del Fondo per l’Autonomia Possibile che oggi, in regione, aiuta oltre 6mila famiglie.
"Dalla riunione del prossimo 5 ottobre con l’assessore Kosic – va dritto al punto il segretario generale di categoria, Gianfranco Valenta – ci attendiamo risposte chiare: basta quadri ottimistici e sorpassi a sinistra, ma soluzioni concrete per i pensionati".
Insomma, le questioni "calde" non mancano e l’attenzione del Sindacato resta massima. Così sulle case di riposo, con la riforma sulla riqualificazione e accreditamento ferma al palo da dieci anni, ostacolata da logiche lobbistiche e dal fatto che molte strutture, specialmente a Trieste, costruite negli anni Ottanta con standard di qualità non eccelsi, sarebbero destinate alla chiusura.
Quanto al Fondo per l’Autonomia Possibile, mancherebbero all’appello circa 10 milioni di euro, con molte famiglie (se ne contano attorno alle 200 nel solo Isontino) che sarebbero in attesa di poter godere di tale strumento di sostegno.
"L’impressione – commenta Valenta – è che su queste partite la Regione non stia facendo programmazione e non stia cercando, data la carenza di risorse, possibili soluzioni alternative, come, ad esempio, nuovi modi di abitare che tengano conto delle esigenze della popolazione anziana".
Sul fronte nazionale, invece, è il segretario Bonfanti a tracciare il quadro, partendo dalla Manovra recentemente approvata da Camera e Senato. "Con questa operazione – sostiene il numero uno della categoria – il Governo ha dato una brutta immagine di se stesso, andando a toccare i soliti noti, lavoratori pubblici e pensionati". "L’obiettivo di questo Esecutivo – aggiunge – è quello di non fare scelte e di tagliare dove è più facile". E sulle pensioni, che potrebbero essere riviste, Bonfanti non le manda a dire, alludendo anche al rapporto tra previdenza e Pil: "Noi non ci stiamo: vogliamo più concretezza". E gli esempi, a questo proposito, non mancano: diminuzione del numero dei deputati, ridimensionamento delle condizioni economiche di chi svolge un servizio pubblico, interventi sulle rendite finanziarie, taglio dei livelli burocratici. E sui vitalizi, Bonfanti affonda: "Vogliamo regole uguali per tutti: lo scandalo vero sono le regole che consentono di sfuggire ai termini generali delle pensioni". Poi, l’annuncio: "Se ce ne sarà bisogno siamo pronti a manifestare ancora e a dire con forza che non è logico che il Paese sia governato da chi non ha senso democratico".
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg