CISL FVG, LA CRISI SI COMBATTE SOLO CON LA POLITICA DEL FARE
I dati diffusi dall’Inps non fanno che confermarci che l’uscita dal tunnel della crisi è ancora lontana: ci dicono che l’occupazione non riparte, malgrado la leggerissima ripresa delle imprese; che le pensioni sono basse; che le aziende spesso vivono nell’irregolarità. "Sono situazioni che come Cisl – commenta il segretario generale Giovanni Fania – conosciamo bene e che ogni giorno tocchiamo con mano". "Questi dati – continua – sono il risultato dell’inerzia della politica, di chi continua ad impedire, anche con no pregiudiziali, che vengano effettuate scelte di sviluppo e di crescita". Per la Cisl, infatti, di fronte al quadro allarmante delineato dall’Inps occorre rimboccarsi le maniche, scendere in campo con azioni decise, avviare confronti troppo spesso lasciati da parte. "Bisogna iniziare a fare – rincara Fania – ingranando la quarta, ad esempio, sulla riforma fiscale perchè le pensioni (ma lo stesso vale per gli stipendi medi) che oggi ci ritroviamo sono il frutto di anni e anni di una redistribuzione del reddito sicuramente poco equa; bisogna far ripartire l’occupazione e la ricetta non può che essere quella di politiche vere e concrete di crescita e di sviluppo". Insomma, per la Cisl, è ora che chi governa e tutti coloro che in diversa misura si oppongono alla ripresa del Paese si assumano le proprie responsabilità. Quanto, infine, al dato secondo cui addirittura due aziende su tre ricorrerebbero al lavoro nero o comunque irregolare, Fania affonda: "Servono controlli più stringenti, soprattutto su quelle aziende, e per fortuna non sono la maggior parte, che sfruttano gli ammortizzatori sociali per coprire fasce di lavoro".
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg