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CISL FVG, PENSIONI E LAVORATORI NON SI TOCCANO

Alla Cisl del Friuli Venezia Giulia i contenuti della missiva inviata dal premier all’Unione Europea proprio non piacciono, tanto che il segretario regionale Giovanni Fania non le manda a dire, sostenendo non solo che il Governo farebbe bene a fare un passo indietro, ma ammonendo chi vuole mettere le mani su pensioni e licenziamenti.
“Sulle pensioni – spiega – abbiamo già dato: tre riforme in dieci anni sono più che sufficienti, tenuto conto anche che siamo perfettamente allineati agli altri Paesi e l’Inps ha un attivo di ben 9 miliardi”. “Il vero problema non è la previdenza – commenta – ma il fronte assistenziale che pesa impropriamente sulle casse dell’Inps”.
Giù le mani, dunque, dalle pensioni, ma anche dai lavoratori, con la Cisl che stoppa, giudicandolo “anacronistico e paradossale”, l’intervento che vuole i licenziamenti più facili. “In un Paese dove il modello sociale è già debole – rincara Fania – questa misura è davvero troppo: non si risolvono così i problemi dell’Italia”. “Resta poi il fatto – ricorda il segretario – che per salvare le aziende in crisi, il Sindacato ha sempre fatto accordi anche sulle questioni della mobilità del personale”. Insomma, per la Cisl, gli strumenti di flessibilità ci sono e sono sufficienti.
Nessun dubbio anche sul Governo, che – secondo Fania – dovrebbe fare un passo indietro. “Mesi di balletti inutili hanno rivelato tutta l’incapacità di questo Esecutivo di liberare il Paese dal declino in cui è sprofondato”. “Quello che occorre – conclude il segretario della Cisl – è mettere subito mano ad un’evasione fiscale vergognosa ed introdurre la patrimoniale e la tassazione sulle rendite finanziarie”.

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg