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CISL UDINE, BENE MENO FISCALITA’

Intervista al Segretario Roberto Muradore su Udine Economia
Che ne pensa dell’abbassamento dell’Irap previsto dal presidente Tondo. Potrebbe essere un’idea vincente per il rilancio dell’economia in Friuli? E ancora Che idea si è fatto dei tagli ai costi della politica previsti in Regione? Sono le due domande che abbiamo posto ai sindacalisti della provincia di Udine. Ecco cosa ci hanno risposto.
Roberto Muradore (Cisl Udine Bassa friulana): 1. Il sistema delle imprese va supportato affinché possa reggere una situazione davvero pesante sia in termini di mercato che sul fronte della stretta creditizia. In questa contingenza è fuori dal
mondo pensare che lo “sconto” dell’Irap si possa dare solamente alle aziende che incrementano l’occupazione! Ma il Segretario Regionale della Cgil Belci è al corrente di cosa sta accadendo nel tessuto produttivo e occupazionale della nostra Regione? O, forse, era troppo occupato a raccontare fiabe alle lavoratrici e lavoratori del Comparto Unico per interessarsi ad altro? Questa dell’abbassamento dell’Irap è una delle modalità d’aiuto, certamente non esaustiva. Per il Friuli l’economia è soprattutto il “manifatturiero” e urgono urgenti e ulteriori misure di politica industriale. Se c’è un euro a disposizione lo si investa
laddove si crea ricchezza per l’intera comunità. Non c’è solo, e basterebbe, una iniqua distribuzione del reddito, ma anche una colpevole disattenzione verso chi produce la ricchezza. Il nostro è proprio un Paese che penalizza i produttori.
2. Il Veneto, che è una regione molto più vasta e popolata della nostra, ha 60 Consiglieri Regionali, quindi da noi si può abbassare anche a meno di 50 il loro numero. E non è sufficiente “asciugarsela” con il fatto che la nostra è una Regione a Statuto Speciale. Ma, considerata l’ostinata autoconservazione della casta, sarebbe importante già cogliere l’obiettivo indicato da Tondo con, di più, una decisa sforbiciata ai trattamenti economici e ai vitalizi, vero scandalo!
La politica, a meno che non si voglia farla diventare un qualcosa per i soli ricchi, deve avere un costo, ma gli eccessi e i privilegi sono insopportabili. Sempre.
Non solo oggi, periodo di vacche magre. Ritengo che tagliare le ridondanze di rappresentanza politica/istituzionale, razionalizzare la macchina pubblica, accorpare situazioni para/pubbliche, eliminando così gli sprechi, sia necessario per risparmiare, vista la crisi fiscale, e per rendere più efficaci le offerte istituzionali
e i servizi pubblici. Oltre che per ridare alla politica la perduta credibilità.