UNA POLITICA ENERGETICA COME PRIORITA’
Nota di Davide Battiston, Segretario Regionale
FEMCA-CISL Friuli Venezia Giulia
Trieste, 18-7-2008
Il segretario Regionale Femca Cisl Davide Battiston considera urgente un confronto sui temi dell’energia con la giunta Regionale. Una considerazione cha scaturisce dall’andamento del prezzo del petrolio che potrebbe arrivare a 250 dollari al barile. Una vera emergenza che non consente di perdere tempo!!!
La crescita incontrollata del petrolio sta determinando e determinerà cambiamenti rilevanti sul modello e sulla qualità della vita di tutti noi. L’energia illimitata nelle quantità e a basso costo sembra ormai un’utopia, l’uso dell’agricoltura per fini energetici anziché alimentari, oltre a determinare incrementi su molti prodotti porterà 30 nuovi paesi entro l’anno 2008 alla fame. Questo renderà ancora più drammatiche le politiche sull’immigrazione per l’esodo biblico che sta avvenendo dai paesi poveri verso i paesi più ricchi.
In questo momento la questione dell’energia sta diventando una vera e propria emergenza. Senza iniziative articolate e urgenti il nostro paese rischia, anche per questo, di condizionare in termini drammatici lo sviluppo del proprio sistema industriale e dei servizi.
La Femca Cisl e la Cisl da diverso tempo chiedono sia in sede europea, che nazionale, l’attivazione di piani che lancino una politica energetica integrata, capaci di affrontare le problematiche di tutta la filiera dell’energia: approvvigionamenti, commercializzazione, stoccaggi, trasporto, distribuzione, rapporto con l’utenza, risparmi energetici e impatti ambientali.
Si fa un gran dibattito sui temi dei redditi delle famiglie e dei pensionati, sul crollo dei consumi, va detto molto chiaramente che senza un sistema industriale efficiente aiutato in questa fase da una politica coraggiosa sull’energia, il paese rischia un impoverimento sempre maggiore, per questo pur tra molte incognite si è riaperto un discorso sull’utilizzo del nucleare.
La Femca Cisl Regionale ritiene che sia ormai improrogabile l’avvio di un confronto con la Giunta Regionale Tondo sui problemi delle infrastrutture e dell’energia. La posizione unitaria espressa da CGIL CISL UIL Regionale può essere un buon punto di partenza.
Secondo il segretario Regionale -FEMCA Cisl Battiston è inderogabile la realizzazione di alcune infrastrutture, il rigassificatore è tra quelle più urgenti in quanto consentirà di incrementare e diversificare l’approvvigionamento di gas in regione a minor costo. Il via libera del ministero dell’ambiente al progetto di Gas Natural ha cancellato ogni impedimento alla sua realizzazione.
Vanno definite con più chiarezza le ricadute e i vantaggi a favore del Comune di Trieste e della Regione già in parte definite con la partecipazione societaria di Acegas e delle aziende energivore della regione.
Inoltre vanno realizzati almeno due termovalorizzatori individuando siti adeguati e superando le varie difficoltà con le popolazioni coinvolte, tutto questo dentro un piano regionale che preveda la generalizzazione della raccolta differenziata con la fine delle discariche a cielo aperto.
Devono essere completate e potenziate le reti di trasporto elettriche e del gas, le centrali di spinta, in quanto la produzione di energia elettrica anche nella nostra regione resta condizionata dagli approvvigionamenti e dal trasporto del gas. Va data continuità e concretezza al lavoro della precedente giunta sulle energie rinnovabili.
E’ vitale ed inderogabile un governo e un coordinamento tra la Regione Veneto e la Regione Friuli Venezia Giulia sulle aggregazioni dei servizi di pubblica utilità. Le politiche dell’Authority rendono questo ancora più urgente, la dimensione delle aziende diventa indispensabile per una politica di riduzione dei costi e per accrescere gli investimenti anche in conseguenza delle scelte operate recentemente dalla commissione finanze del tesoro.
Acegas-Aps Trieste Padova continuano a rappresentare l’elemento catalizzatore di un processo di fusione societaria del Nord Est tuttavia i ritardi stanno pesando drammaticamente, con il rischio più volte denunciato dalla Femca Cisl che per difendere il campanile diventeremo terra di conquista di società straniere a partire dalle prossime gare d’appalto previste per il 2010
E’ urgente che le aziende regionali come Iris Amga Cafc e Italgas, trovino una modalità di aggregazione che assieme alle altre ACEGA e APS consentano di procedere a un confronto con realtà venete come Asco Piave unico elemento catalizzatore in questa fase.
Queste scelte dichiara il segretario Regionale Femca Cisl Davide Battiston rinviate negli anni, devono trovare in questa fase di emergenza il consenso ma soprattutto la capacità della politica e del sindacato di realizzarle, per la difesa del reddito e della qualità di vita delle persone.