IDEAL STANDARD, DA OGGI SCIOPERO FINO AL 5 DICEMBRE
Sciopero e presidio questa mattina all’Ideal Standard di Orcenico, oltre che al centro logistico di Brescia. La nuova protesta è scattata ieri al termine dell’incontro tra sindacati, Rsu e responsabile delle risorse umane del Gruppo, Roberto Benedetto Gelsomino (ieri in fabbrica) per affrontare un’appendice di vertenza che riguarda il centro di sviluppo prodotto che ha sede proprio a Orcenico. Per l’azienda questo reparto avrebbe dovuto restare in attività nonostante dal 20 novembre la produzione sia stata fermata. Alla richiesta avanzata dalla direzione aziendale, le Rsu hanno risposto formulando alcune domande, prima fra tutte quella relativa alle “figure” (così vengono chiamate le diverse tipologie di prodotto) che il centro sta sviluppando per Orcenico (insieme a quelle per tutti gli altri stabilimenti Ideal Standard in Europa). Sindacati ed Rsu hanno chiesto al responsabile delle risorse umane, se i nuovi prodotti sarebbero stati patrimonio di questa fabbrica, contribuendo a realizzare il budget dei volumi. Il manager ha risposto di non essere nelle condizioni di poter discutere di volumi perché questo sarà il tema del summit al ministero dello Sviluppo economico del 5 dicembre a Roma. «Il senso di responsabilità – dichiarano Franco Rizzo, Maurizio Sacilotto e Giuseppe Pascale, segretari provinciali di Femca Cisl, Uilcem Uil e Filcem Cgil – ha fatto sì che come sindacati scegliessimo di fare un passo indietro, non discutendo né di volumi né di quali ricadute avrebbero sullo stabilimento, ma chiedendo la garanzia che quelle figure che vengono sviluppate per Orcenico rimangano a Orcenico». Dalla controparte aziendale è arrivato prima un accenno di risposta positiva ma vincolata ad un termine, “possibilità”, che, secondo i sindacati, aveva solo l’obiettivo di lasciare a Ideal Standard mano libera su dove allocare la realizzazione di nuovi prodotti. L’assenza di ogni volontà di dare garanzie a Orcenico, ha fatto sì che la trattativa si interrompesse. L’azienda avrebbe manifestato l’intenzione di precettare i lavoratori del centro (una ventina, tutti tecnici) per proseguire nell’attività, da qui la risposta immediata dei sindacati che hanno proclamato lo sciopero di tutte le attività dello stabilimento da oggi e sino al 5 dicembre. Per lo stesso periodo la fabbrica sarà presidiata. A garantire il “picchetto” oggi è una parte dei lavoratori in partenza per Brescia per il presidio della piattaforma logistica.