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CISL UDINE, AL VIA LA PROTESTA CONTRO LA MANOVRA MONTI

La Cisl dell’Udinese e Bassa friulana si mobilita contro la Manovra correttiva approvata dal Governo. "Siamo di fronte – tuona il segretario generale, Roberto Muradore – ad una serie di provvedimenti inaccettabili, iniqui e non risolutivi".
Proclamato lo stato di agitazione, già da domani – martedì 6 dicembre – la Fim Cisl e la Uilm Uil, faranno sentire la loro protesta, con una presenza sotto la Prefettura dalle 13 alle 15 e con quattro ore di sciopero proclamate per il comparto della metalmeccanica. Alle 13, una delegazione della Cisl di Udine, della Cisl Alto Friuli e della Uil provinciale sarà ricevuta dal rappresentante del Governo.
"Al di là che la Manovra è figlia dell’emergenza – spiega Muradore – il decreto non risolve nessuno dei nodi strutturali dell’economia e del debito pubblico, quindi non rilancia lo sviluppo". "E’ poi crudele – rincara il segretario – il trattamento sul fronte pensionistico riservato alle donne del privato, che già non godono sul lavoro di tutta una serie di tutele e che in più, in quanto donne, devono accollarsi anche la gestione e cura della famiglia". "Basta anche dire che tutti i lavoratori sono uguali: dopo quarant’anni di lavoro manuale in fabbrica non se ne può più! E basta considerare i pensionati sopra i mille euro ricchi, perchè così facendo il rischio, purtroppo realizzatosi, è quello di creare delle ingiustizie sociali davvero inaccettabili".
Le azioni di protesta culmineranno lunedì prossimo – 12 dicembre – con lo sciopero generale, già proclamato assieme alla Uil, di tutte le categorie, per le ultime due ore della giornata lavorativa.

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg