CISL. SCIOPERO DEL PUBBLICO IMPIEGO: LA MANOVRA, UNA MAZZATA
Basta attacchi al pubblico impiego: nella giornata dello sciopero di categoria, il segretario della Cisl Fvg, Giovanni Fania, non usa mezzi termini definendo "devastante" la Manovra varata da Monti e le sue ripercussioni (a voler tacere sul privato) anche sui lavoratori pubblici. "Chi mai – esemplifica Fania – vorrebbe affidare il proprio nipote ad una maestra settantenne o accetterebbe di farsi assistere da un’infermiera della stessa età?". La riforma delle pensioni – per la Cisl – è davvero intollerabile perchè invece di valorizzare le professionilità, va ad esasperare le persone costringendole a ritmi di vita inaccettabili. Basta poi – per Fania – alla denigrazione del lavoro pubblico, un ritornello purtroppo già sentito ed ancora utilizzato per distogliere l’attenzione dai veri fannulloni, ovvero da una classe dirigente e politica certamente non all’altezza nè del Paese, nè dell’Europa. Basti pensare alla questione dei vitalizi. "Se fosse vero quello che stiamo leggendo sui giornali, ovvero che esisterebbe un accordo bipartisan per salvare i vitalizi – tuona il segretario della Cisl Fvg – siamo pronti ad una forte protesta di piazza". "La nostra classe dirigente – aggiunge – non può pensare di prendere in giro i cittadini di questa regione, con voti bulgari ed accordi dietro le quinte e, dall’altra parte, chiedere sacrifici agli elettori". Nei confronti dei politici regionali – prosegue la nota della Cisl – è già stata avanzata una proposta più che generosa: pretendiamo, quindi, coerenza da chi ci governa, che i privilegi sui rendimenti dei vitalizi vengano tagliati e che le indennità di rinserimento siano abolite, tenuto conto che la maggior parte di chi siede in Consiglio è in aspettativa e conserva il proprio posto di lavoro e che in molti casi si sposta di pochi metri dall’Aula all’ufficio di fronte.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg