ALTO FRIULI, LEGNO ED EDILIZIA IN CRISI, TIENE IL METALMECCANICO
A inizio 2012 il fronte occupazionale in Carnia registra la sofferenza dei settori edile e del legno e la tenuta del metalmeccanico. A tracciare un quadro della situazione nei primi due comparti sono Francesco Gerin di Fillea Cgil, Valentino Bertossi di Filca Cisl e Mauro Rainis di Feneal Uil che spiegano: «Dal 2007 al 2011 il settore edile in provincia ha perso 1783 addetti. Se la Carnia ha risentito meno di altre zone, il numero dei lavoratori persi in edilizia, 530, è comunque molto alto. La maggior parte delle imprese dai 10 dipendenti in su è ricorsa alla cassa integrazione (cig), visto la straordinarietà del calo di lavoro in settembre, prima di tutto sugli appalti pubblici, ma anche sul privato. Sono cessate o fallite una decina di aziende, lasciando a casa cento dipendenti. La crisi si fa sentire e cè da sperare che non peggiori. Allo stato sono in cig circa 200 persone. Nel comparto legno stanno soffrendo diverse aziende di serramenti e del mobile. Ora cercano di puntare sul mercato estero. Da Sutrio, a Villa Santina a Tolmezzo sono un centinaio le persone in cig». Va bene invece nel cartario, ma anche nel metalmeccanico, a partire da Automotive Lighting Tolmezzo (800 lavoratori). Bene Luvata di Amaro (256 dipendenti), «dove – spiega Paolo Morocutti della Fiom – hanno allungato 10 contratti a termine, non si segnalano cali di produzione e, dopo lunga trattativa, abbiamo messo in campo il premio di risultato per gli anni 2012-13-14. Cè la bozza per il premio di risultato sul triennio anche alla Modulblok di Amaro (70 dipendenti), frutto di una lunga concertazione assieme al collega Giorgio Spera di Fim Cisl Udine. Molto bene anche alla Gortani Inox, grazie alla continua innovazione e a prodotti nuovi che vengono anche esportati. Stanno poi rientrando in Carnia i 15 lavoratori dellex viteria di Paluzza, dopo i 2 anni alla Sbe di Monfalcone che ora, grazie alla nostra trattativa e al Cosint, si è insediata anche a Tolmezzo». Alla Solari di Prato Carnico invece la proprietà ha chiesto di trasferire temporaneamente a Udine un intero reparto (10 dipendenti su una trentina totali), per una commessa particolare. E la Fiom vigila che lo spostamento sia solo momentaneo. Il 2012 vede purtroppo in mobilità i 29 lavoratori di Carnialed, come pure i 15 dellex Gds. Questi ultimi non hanno potuto accedere al 2° anno di cigs ed «i lavoratori sono delusi ed arrabbiati -dice Morocutti- perché nonostante le tante promesse, non certo da parte sindacale, alla fine sono rimasti a piedi».