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A PROPOSITO DI ELECTROLUX E DIMISSIONI ZANONATO…

"La presidente Serracchiani ha fatto molto bene a chiedere che Zanonato si dimetta: non è assolutamente accettabile un ministro che non sia super partes": è così che la Cisl Fvg commenta con favore l’iniziativa della governatrice nei confronti del numero uno dello Sviluppo Economico. "Il comportamento e le dichiarazioni tenuti da Zanonato – commenta il segretario generale della Cisl, Giovanni Fania – evidenziano l’incapacità del ministro di gestire nell’interesse di tutti partite di livello nazionale, che non possono nè devono vederlo parteggiare per un territorio a scapito di un altro". Tuttavia – si legge in una nota della Cisl – la vicenda Electrolux ricalca purtroppo quanto sta accadendo sul fronte Ideal Standard e quanto già vissuto con la Safilo; ovvero un pesantissimo isolamento del Friuli Venezia Giulia e del suo tessuto industriale, stretto tra la concorrenza a bassa costo dei Paesi dell’Est, e la prepotenza delle regioni confinanti. "Occorre, dunque, che si apra subito un confronto su come tornare ad essere competitivi, su quali leve muovere, potendo contare sulle nostre forze e su una rinnovata specialità, se le allenaze e la solidarietà del Veneto sfuggono". Per la Cisl, in particolare, va rilanciata la concertazione regionale per dare gambe ad interventi sistemici soprattutto sulle infrastrutture e sulla competitività, concetto che non va confuso con la produttività: interventi che devono sapere affrontare anche le emergenze come Electrolux, per cui urge l’apertura di un tavolo al Mise. "Le emergenze del Friuli Venezia Giulia – sottolinea Fania – non si possono risolvere con delle operazioni spot". Quanto alla proposta-laboratorio lanciata mediaticamente dalla Confindustria pordenonese non mancano i dubbi. "All’interno – spiega Fania – ci sono sicuramente temi interessanti, come la partecipazione dei lavoratori, la formazione degli stessi, le politiche attive ed il welfare integrativo: temi che, nell’ottica del protocollo di concertazione regionale, si sarebbero dovuti discutere e condividere prima con le Organizzazioni Sindacali". "Ed è anche interessante verificare come nello stesso impianto della proposta siano chiari gli oneri a carico dei lavoratori e delle Istituzioni (quindi della collettività): non è atrettanto chiaro, invece, cosa ci metta sul piatto Confindustria".
Stop, infine, per la Cisl, a tutti coloro che vogliono mettere i lavoratori uno contro l’altro: "abbiamo già assistito a fatti del genere e sappiamo quanto danno possono fare". "Bisogna – conclude Fania – impegnarci perchè cresca, invece, la solidarietà tra i lavoratori; altrimenti sarà soltanto una guerra tra poveri dove a perdere saranno il lavoro e le famiglie che ci stanno dietro".

Ufficio stampa Cisl FVG