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A2A MONFALCONE, SCIOPERO GENERALE LUNEDI’ 30 APRILE

Quattro ore di sciopero generale – lunedì 30 aprile – per i lavoratori della centrale A2A di Monfalcone. A proclamarle sono Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uilcem Uil regionali, per protestare contro i continui rinvii della definizione ed il finanziamento di un piano di sviluppo, che garantisca il futuro del sito produttivo e la riduzione dell’impatto ambientale.
“Siamo preoccupati e con noi i lavoratori” – dicono i Sindacati – “perché è da due anni che ci viene annunciato un progetto importante che però ancora non c’è e non ha alcuna copertura economica”.

La Centrale di Monfalcone occupa circa 150 persone, senza contare l’indotto, e la proprietà di A2A è nelle mani dei Comuni di Brescia e di Milano. E’ dal 2002, anno in cui la proprietà è passata da Enel ad Endesa, che vengono proposti progetti di conversione che non hanno mai trovato una concretizzazione.

“La Centrale di Monfalcone è strategica per il Nord-Est e per il tessuto produttivo particolarmente energivoro della nostra Regione” – dicono ancora Filctem, Flaei e Uilcem – “ed è ora che venga definito da A2A il progetto per la sostituzione dei vecchi gruppi ad olio combustibile e sbloccati i 700 milioni di euro di investimento; A2A, ad inizio anno, è riuscita a reperire la medesima cifra per comparare la quota di Edipower in mano ai francesi di Edf.”

La preoccupazione dei sindacati deriva dalle scadenze ormai prossime e non più rinviabili: infatti entro settembre 2012, A2A dovrà presentare la documentazione completa al Ministero dell’Ambiente per ottenere le autorizzazioni ambientali, inoltre a marzo 2013 saranno fermati i vecchi gruppi ad olio; sempre per i Sindacati, questa situazione potrebbe anche comportare degli esuberi di personale in un territorio, quello monfalconese, già fortemente colpito dalla contrazione occupazionale a seguito della crisi economica in atto.

“Ci aspettiamo che A2A, controllata da enti locali e quindi dalla politica, non continui a rimanere distante e dia risposte certe ai lavoratori e al territorio.”
“Inoltre proprio per il forte legame che c’è fra energia, ambiente e territorio, ci aspettiamo che anche la politica locale, ad ogni livello e di ogni colore, faccia la sua parte nei confronti di A2A per sbloccare il piano di sviluppo e l’investimento per la centrale di Monfalcone, per garantire l’ammodernamento dell’impianto, la necessaria riduzione dell’impatto ambientale, il futuro occupazionale dei lavoratori”.

Intanto è sciopero lunedì 30 aprile, con ritrovo davanti ai cancelli della Centrale alle 8 del mattino e volantinaggio al semaforo sulla statale Monfalcone-Trieste.

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg