AGROALIMENTARE FVG IN SOFFERENZA. MOLTI I PUNTI CRITICI
2 Dicembre 2011
Agroalimentare in sofferenza: sono diversi i nodi critici cui mettere
mano in Friuli Venezia Giulia, ma la strada non è quella dei tagli,
quanto politiche di sviluppo ragionate. La denuncia arriva dalla Fai
Cisl, che oggi – presso l’azienda Marianis di Ersagricola a Palazzolo
dello Stella – ha riunito il suo direttivo per fare il punto della
situazione, assieme anche al segretario nazionale di categoria
Augusto Cianfoni ed al segretario regionale della Cisl, Giovanni
Fania.
„Non solo stiamo assistendo – spiega il numero uno della Fai Cisl
Fvg, Gioacchino Salvatore – ad un pericoloso arretramento del lavoro
agricolo e all’abbandono di intere aree boschive e coltivate, ma
anche alla scarsa incisività di politiche lungimiranti di settore,
capaci di risolvere i problemi delle nostre aziende“. Sono, infatti,
diversi i nodi critici da risolvere, denuncia la categoria cislina:
debole ricambio generazionale (la metà delle aziende regionali è
guidata da ultra 65enni), scarsa disponibilità di fondi specifici,
abbassamento della competitività delle produzioni locali,
polverizzazione e sottodimensionamento delle realtà agroalimentari
artigianali, prezzo alto dei terreni, promozionalità ai minimi.
“Siamo molto preoccupati – rincara Salvatore – anche per alcune
decisioni e voci che si stanno rincorrendo: così, l’ipotesi di
sostituire i forestali con il personale volontario della Protezione
Civile, a danno nel comprensorio montano (e a questo proposito, tra
l’altro, urge una rivisitazione de
lle politiche regionali in materia idraulica); così,
l’esternalizzazione e i tagli riguardanti l’Ersa e le sue aziende
agricole, senza pensare a politiche di rilancio e di corretto uso
delle funzioni dell’ente”.
Di qui la sollecitazione della Fai Cisl indirizzata alla Regione:
occorre favorire i processi di filiera agroalimentare nei settori
della trasformazione, della logistica e della vendita, sostenendo la
riduzione dei costi alla produzione, attraverso l’ampliamento delle
aziende e il loro miglioramento tecnologico. “Non sottovalutiamo le
potenzialità di gestioni aggregate di terreni ed allevamenti e della
possibilità di mettere in comune la gestione di molti servizi”. “Allo
stesso modo – conclude Salvatore – sollecitiamo le organizzazioni
datoriali a credere nella bilateralità come strumento per far
crescere le politiche settoriali, aumentare la produttività e
parallelamente i salari”.
Il direttivo della Fai Cisl Fvg si è tenuto stamani presso l’azienda
agricola sperimentale di Ersagricola, Marianis, di Palazzolo dello
Stella. Una realtà di 610 ettari, impegnata nella ricerca e
sperimentazione, nella formazione e didattica, nell’attività agricola
(730 capi di pezzate rosse da latte e 365 ettari dedicati ai
seminativi), e nell’attività a favore del territorio (attraverso la
riqualificazione turistica ed il supporto ad iniziative sociali).
mano in Friuli Venezia Giulia, ma la strada non è quella dei tagli,
quanto politiche di sviluppo ragionate. La denuncia arriva dalla Fai
Cisl, che oggi – presso l’azienda Marianis di Ersagricola a Palazzolo
dello Stella – ha riunito il suo direttivo per fare il punto della
situazione, assieme anche al segretario nazionale di categoria
Augusto Cianfoni ed al segretario regionale della Cisl, Giovanni
Fania.
„Non solo stiamo assistendo – spiega il numero uno della Fai Cisl
Fvg, Gioacchino Salvatore – ad un pericoloso arretramento del lavoro
agricolo e all’abbandono di intere aree boschive e coltivate, ma
anche alla scarsa incisività di politiche lungimiranti di settore,
capaci di risolvere i problemi delle nostre aziende“. Sono, infatti,
diversi i nodi critici da risolvere, denuncia la categoria cislina:
debole ricambio generazionale (la metà delle aziende regionali è
guidata da ultra 65enni), scarsa disponibilità di fondi specifici,
abbassamento della competitività delle produzioni locali,
polverizzazione e sottodimensionamento delle realtà agroalimentari
artigianali, prezzo alto dei terreni, promozionalità ai minimi.
“Siamo molto preoccupati – rincara Salvatore – anche per alcune
decisioni e voci che si stanno rincorrendo: così, l’ipotesi di
sostituire i forestali con il personale volontario della Protezione
Civile, a danno nel comprensorio montano (e a questo proposito, tra
l’altro, urge una rivisitazione de
lle politiche regionali in materia idraulica); così,
l’esternalizzazione e i tagli riguardanti l’Ersa e le sue aziende
agricole, senza pensare a politiche di rilancio e di corretto uso
delle funzioni dell’ente”.
Di qui la sollecitazione della Fai Cisl indirizzata alla Regione:
occorre favorire i processi di filiera agroalimentare nei settori
della trasformazione, della logistica e della vendita, sostenendo la
riduzione dei costi alla produzione, attraverso l’ampliamento delle
aziende e il loro miglioramento tecnologico. “Non sottovalutiamo le
potenzialità di gestioni aggregate di terreni ed allevamenti e della
possibilità di mettere in comune la gestione di molti servizi”. “Allo
stesso modo – conclude Salvatore – sollecitiamo le organizzazioni
datoriali a credere nella bilateralità come strumento per far
crescere le politiche settoriali, aumentare la produttività e
parallelamente i salari”.
Il direttivo della Fai Cisl Fvg si è tenuto stamani presso l’azienda
agricola sperimentale di Ersagricola, Marianis, di Palazzolo dello
Stella. Una realtà di 610 ettari, impegnata nella ricerca e
sperimentazione, nella formazione e didattica, nell’attività agricola
(730 capi di pezzate rosse da latte e 365 ettari dedicati ai
seminativi), e nell’attività a favore del territorio (attraverso la
riqualificazione turistica ed il supporto ad iniziative sociali).
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg