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Alcune note relative alle “Linee di Gestione del Servizio Sanitario 2011 del Friuli Venezia Giulia”

Il 23 novembre 2010 sono state illustrate alle segreterie regionali delle OO.SS. della Dirigenza Medica e Veterinaria le Linee di Gestione relative all’anno 2011, come descritte dalla Direzione Centrale Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali dopo la definizione degli obiettivi per il triennio 2010-12 (da cui dipendono le linee programmatiche). Studi di fattibilità e atti aziendali lasciano sottointendere che per il 2011 si prevede una crescita della spesa sanitaria pari allo 0 (era di poco superiore allo 1,3% nel 2010) ma che incide sul bilancio regionale per circa il 53% La tabella sottoelencata mostra l’incremento della spesa-salute negli ultimi anni (Tab. 1). Riassumiamo le Linee come sono state presentate alle Organizzazioni Sindacali.
Vengono rafforzati i ruoli delle tre Aree Vaste (Pordenone, Udine, Trieste/Gorizia) favorendo processi di integrazione gestionale ed organizzativa fra le Aziende, e questo era quanto ci si poteva attendere. La novità importante é invece relativa al finanziamento per il 2011, che avverrà non più per Azienda bensì per Area Vasta, alla ricerca di un riequilibrio “graduale” (e difficile, n.d.r.) nelle aree che presentano maggiori bisogni. Il finanziamento per gli investimenti continuerà invece a rimanere suddiviso per singola Azienda.
Spiccano nella “cornice” del Piano, alcuni aspetti che hanno già suscitato polemiche e che vale così riassumere per linee principali:
1.riordino dei punti nascita;
2.concentrazione delle attività cosiddette a non diretto impatto suo cittadino, quali laboratorio, anatomia, trasfusionale, farmacia;
3.concentrazione delle attività amministrative;
4.riorientamento dei piccoli ospedali in “chiave” riabilitazione, RSA, hospice.
Sarà realizzato anche lo studio di fattibilità per la Centrale Unica Regionale dell’Emergenza (di cui si parla da anni). La sede unica individuata sarà a Palmanova, già sede della protezione civile, i cui lavori di ristrutturazione saranno completati entro il 2011. E mentr si aspetta dare attuazione operativa alla L.R. 7/2009 che anticipa i contenuti del Piano Nazionale dei Tempi di Attesa, ogni Area Vasta formulerà il proprio Piano di Produzione per il contenimento dei tempi. Altre note di rilievo: le attività inerenti la Prevenzione, lo sviluppo del Sistema Informativo che prevede la ricetta elettronica, la firma digitale, le farmacie in rete, il portale per il cittadino. Continuano i programmi relativi alle malattie professionali, agli incidenti domestici, all’accreditamento. Per quanto riguarda invece l’Integrazione Socio-sanitaria (che però meriterebbe un discorso più ampio), si notano alcune novità importanti, quali i fondi per l’abbattimento delle rette per anziani e i Centri diurni (euro 2.000.000), l’autonomia possibile (euro 18.00.000), il fondo di solidarietà (euro 10.500.000), il sostegno ai disabili (euro 27.500.000). Sparisce invece il reddito di cittadinanza che nell’anno 2008 era arrivato a 23.200.000 euro.
Questo programma presentato nella sede della Giunta Regionale, quì delineato brevemente nelle sue linee principali e per sommi capi, costituisce un documento importante e obbligatorio, secondo l’art. 12, comma 2 della L.R. 19.12.1996, n. 49. Delinea una “Sanità” in movimento verso il potenziamento del territorio ed una prosecuzione delle linee di riferimento per Aree Vaste, già dei precedenti Piani. Il proposito, condivisibile, rimane quello di appianare criticità e sperequazioni del servizio sanitario regionale sul versante dell’offerta dei servizi, della qualità, della sicurezza e dell’efficienza. Permangono e vengono rafforzati i programmi relativi agli screening, alle politiche vaccinali, all’obesità, alle malattie professionali e agli incidenti stradali. La Direzione della Salute si impegna altresì a sviluppare l’assistenza per le patologie cronico-degenerative, la salute mentale, quella materno-infantile, le dipendenze. E il sistema residenziale e semiresidenziale per anziani non autosufficienti.
La CISL Medici rileva che al di là degli obiettivi da raggiungere (condivisibili), e la scarsità delle risorse a disposizione (cui l’attuale congiuntura economica dà poche possibilità di incremento, ma si poteva/doveva ottenere qualcosa di più, n.d.r.), la gestione 2011 prevede che l’adozione dei piani aziendali permetta formalmente di sottrarre le aziende al vincolo dell’autorizzazione regionale per le assunzioni, in linea con programmi di autonomia e di responsabilizzazione, nonché di competitività, temi tanto cari agli attuali principi di economia sanitaria. Ma le carenze di organico non verranno colmate subito né automaticamente, solamente dopo l’adozione dei piani aziendali, per cui si prevede una situazione di “instabilità” ancora per un periodo che speriamo sia breve. E le Aziende non dovranno sostenere costi per i rinnovi contrattuali. Questo in applicazione al blocco dei contratti fino al 2013, imposto dalla manovra finanziaria, per cui il salario potrà essere incrementato solo dalla libera professione o dall’assegnazione di nuove funzioni. Alle OO.SS., che sono state coinvolte solo marginalmente nell’elaborazione di queste linee, la CISL Medici augura un maggior coinvolgimento costruttivo, un maggior impegno e, perché no, qualche volta anche un “farsi sentire di più”.
I propositi espressi dalle Linee sono chiari, ma l’applicazione non sarà tanto semplice né poco contrastata: il coinvolgimento sindacale sarà d’obbligo e riguarderà anche l’applicazione degli schemi relativi al decreto sulle nuove prestazioni erogabili dalle farmacie territoriali (alias prestazioni analitiche), la libera professione (prorogata), il rapporto non chiaro tra le altre professioni sanitarie e la specificità della funzione medica.

Sergio Parco
Segretario Regionale Cisl Medici FVG

Riferimenti

1.Direzione Centrale Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali del FVG. Linee per la gestione 2011.
2.D.lgs. n. 150/2009. Decreto “Brunetta”.
3.Legge n. 122/2010. “Manovra Estiva “.
4.PSSR 2010-12.