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APPALTI FINCANTIERI, SERVE LOGICA DI SISTEMA

Sembra stia scoppiando un caso, almeno leggendo le pagine dei giornali locali, sugli appalti FINCANTIERI: prima con la convocazione della 2à commissione regionale, poi rimandata a data da destinarsi, e poi con la convocazione della Prefettura di Gorizia (prevista per il prossimo lunedì) che, guarda caso, ha deciso, proprio in questo periodo, di indire una riunione sul “Protocollo di trasparenza sulle attività appaltate a terzi all’interno dello stabilimento Fincantieri”, siglato nel 2007.
Una prima osservazione: riteniamo – si legge in una nota della Cisl regionale – che Alessio Gratton, presidente della 2à commissione, abbia fatto bene, nella sua convocazione, a chiamare tutte le parti interessate al settore della cantieristica navale. Quello che non va bene è che la riunione sia stata “cancellata”, come riportato dalla stampa, perché una parte (anche se fosse la stessa che aveva richiesto la convocazione) si era resa indisponibile.
Come si diceva anche la Prefettura di Gorizia ha convocato una riunione sul succitato protocollo coinvolgendo parti non firmatarie (le segreterie regionali di CGIL CISL UIL e l’Assessore Regionale al Lavoro) ma non chiamando una parte firmataria (l’Azienda): una riunione sicuramente opportuna, tanto è vero che CGIL CISL UIL provinciali hanno già verificato e concordato alcune indicazioni, ma che rischia di essere inutile proprio per l’assenza di Fincantieri.
Il tema degli appalti in Fincantieri è un argomento importante e difficile che – a nostro avviso, prosegue la nota cislina – non può essere avulso dalla competenza delle strutture territoriali confederali e di categoria e soprattutto delle RSU e che va affrontato tenendo ben presente l’orizzonte strategico/industriale del Gruppo.
Obiettivi quali la riconversione dello schema produttivo di Fincantieri (recuperare attività oggi in appalto e qualificare gli appalti su altre aree di intervento), la qualificazione dell’indotto, la valorizzazione delle maestranze locali, non possono essere appannaggio di qualcuno, magari inesperto del settore, ma frutto di processi condivisi che vanno ad integrare i vari soggetti e non ad escluderli.
Se c’è un problema, questo va affrontato ma in una logica di sistema e non per trovare spazio in inutili sfide mediatico/campanilistiche a cui preferiremmo non trovare coinvolte parti istituzionali.

Ufficio stampa Cisl FVG