APPELLO PER AGEMONT: LA REGIONE DECIDA
Su Agemont la Regione finalmente decida. Le imprese della montagna, che sono per lo più microimprese sotto i 15 dipendenti, ne hanno assoluta e urgente necessità. Attenzione poi a far sì che il percorso di riforma delle Comunità montane e il riassetto di Agemont si incastrino perfettamente, attribuendo a ciascuna compiti diversi. È questo in sintesi l’appello unanime lanciato lunedì sera a Tolmezzo dal capo della Delegazione di Tolmezzo di Confindustria Udine, Federico Gollino, dai sindacalisti della Cisl Adriano Pellegrini e Marco Palese, dall’assessore comunale di Tolmezzo Aurelia Bubisutti, dal presidente del Cosint, Paolo Cucchiaro, e per la Comunità montana della Carnia dal sindaco di Socchieve Roberto Fachin. L’incontro è stato organizzato dall’osservatorio comunale di Tolmezzo sul lavoro. Il presidente di Agemont, Roberto Venturini, ha spiegato le ipotesi sul tavolo della Regione per la riorganizzazione dell’Agenzia, attualmente in una situazione di stallo e ciò «in un periodo che è il peggiore degli ultimi 60 anni e sicuramente della storia di Agemont». Ciò mentre le aziende boccheggiano e mai come ora avrebbero bisogno di veder garantito un supporto finanziario tagliato sulle esigenze reali del territorio e di un soggetto che faccia strategia in ambito montano, capace di dialogare con esso. Per Gollino la Regione deve decidere entro settembre: le aziende ne hanno necessità. Dello stesso avviso Pellegrini della Cisl, che come Gollino esprime assoluta disponibilità e collaborazione per raggiungere il risultato. «La situazione – spiega – oggi è critica specie per i finanziamenti alle microaziende con pochi dipendenti, realtà in estrema difficoltà. La Regione decida che fare. La gestione sia però affidata a persone della montagna»