«Vanno potenziati i servizi sanitari sul territorio»: sindacati dei pensionati lunedì davanti al San Polo
La denuncia della carenza di servizi sanitari territoriali e la richiesta di sostegno da parte di tutti i cittadini alla domanda di un incontro con il direttore generale dell’Azienda sanitaria isontina sono gli obiettivi dell’iniziativa di protesta attuata in forma unitaria dai sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, che lunedì dalle 8 alle 10 saranno presenti davanti all’ospedale di San Polo a Monfalcone.
Il banchetto informativo e il volantinaggio vogliono richiamare l’attenzione dei cittadini su un’offerta sanitaria provinciale «ancora concentrata sugli ospedali dimenticando che c’è una carenza di risorse e personale verso il territorio», spiegano i sindacati, che chiedono di potenziare i due Distretti sanitari del Basso e dell’Alto Isontino dando loro autonomia e risorse per integrarsi maggiormente con gli Ambiti sociali distrettuali.
«Attualmente l’assistenza domiciliare infermieristica è inferiore alla media regionale (sei infermieri per 10 mila abitanti a Trieste e 2,4 infermieri a Gorizia), stessa situazione si riscontra sull’assistenza riabilitativa domiciliare. A questa grave situazione – dicono – si aggiunge una diminuzione di posti letto di Rsa in provincia dopo la chiusura dell’Ospizio marino di Grado, posti che sono necessari per la riabilitazione e per dare respiro alle famiglie che tengono i propri familiari non autosufficienti nel proprio domicilio».
Inoltre, evidenziano come le dimissioni dall’ospedale dei non autosufficienti vengano fatte in funzione di liberare posti letto, piuttosto che essere frutto di un piano personalizzato, studiato assieme ai servizi sociali e ricordano che esiste un accordo sottoscritto fra il sindacato dei pensionati, l’Azienda sanitaria e i medici di famiglia per le “dimissioni protette” che non viene rispettato. «Inoltre, sarebbero da semplificare le procedure per gli esami e le visite specialistiche utilizzando le nuove tecnologie e coinvolgendo i medici di base, riducendo tempi e file. Per tutti questi motivi chiediamo ai cittadini di questa provincia di firmare la cartolina di richiesta di un confronto tra sindacato dei pensionati e il direttore dell’Azienda sanitaria 2 Isontina per trovare soluzioni concrete ai problemi che poniamo. Perché la sanità è un diritto di tutti».
Dopo il presidio davanti all’ospedale di Monfalcone, i sindacati dei pensionati saranno presenti anche mercoledì 19 gennaio dalle 8 alle 10 davanti all’ospedale di Gorizia, giovedì 20 gennaio dalle 13 alle 14.30 e dalle 16 alle 17.30 davanti agli stabilimenti di Fincantieri e Ansaldo e ai mercati comunali di Monfalcone, Gorizia, Cormòns, Romans d’Isonzo, Gradisca d’Isonzo, Staranzano, Ronchi dei Legionari e Grado.