Bennet, volantini per chiedere le maggiorazioni. I sindacati: ai nuovi assunti non viene riconosciuto il 30% in più di retribuzione nei giorni festivi
Ieri volantinaggio al centro commerciale di Pradamano (la direzione stava per chiamare i Cc) e poi la denuncia: irregolarità nei pagamenti per giornate festive e straordinari, orari non rispettati .
Nuovi tagli in vista al Bennet, tensione coi sindacati Cgil, Cisl e Uil: agli 80 contratti non rinnovati se ne aggiungeranno probabilmente altri dopo Natale
Momenti di tensione ieri mattina al centro commerciale Bennet di Pradamano tra direzione e sindacalisti in occasione del volantinaggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil per promuovere lo sciopero di domani. I sindacati, infatti, hanno anche incontrato i lavoratori facendo il punto di una situazione che si era già dimostrata critica nelle scorse settimane: ieri è emerso che oltre agli 80 dipendenti a cui non è stato rinnovato il contratto se ne potranno aggiungere altri dopo Natale.
«Prima la sicurezza privata e poi la direzione del centro commerciale – riferisce Mattia Grion della Filcams Cgil – ci hanno invitato ad andare via minacciando di chiamare i carabinieri. C’è stato un acceso scambio di vedute perché volevano impedirci di fare volantinaggio, ma alla fine, quando hanno capito che stavamo esercitando i nostri diritti costituzionali all’interno di una proprietà privata aperta al pubblico, hanno rinunciato a ostacolarci».
I sindacalisti dopo aver distribuito volantini ai clienti all’esterno del centro commerciale (analoga iniziativa anche a Citta Fiera e Carrefour) hanno incontrato i lavoratori all’interno del centro e il quadro emerso non è stato positivo. «Abbiamo incontrato lavoratori quasi esclusivamente precari – dice il segretario della Fisascat-Cisl, Paolo Duriavig – rilevando una irregolarità diffusa nei pagamenti con mancate maggiorazioni per le giornate festive, straordinari non pagati e orari non rispettati». Una situazione «comune a molti negozi presenti alla galleria commerciale del Bennet di Pradamano, ma anche in altri centri commerciali».
«Oltre agli orari impossibili – prosegue Duriavig – , per quanto riguarda il Bennet va aggiunto il fatto che a più di 80 lavoratori dei circa 400 dipendenti assunti per l’apertura di fine agosto non è stato rinnovato il contratto a termine. Anche per questo c’è stata tensione. A gennaio ci attendiamo un’altra ondata di mancati rinnovi perché dopo il periodo natalizio il lavoro calerà». L’esodo dei lavoratori però riguarda solo in minima parte l’ipermercato Bennet, l’unico gestito direttamente dal gruppo proprietario di una catena di 58 negozi in tutta Italia. «Sui 227 dipendenti assunti direttamente da Bennet – aveva infatti assicurato il direttore marketing della catena, Michele Tomaselli – al momento ce ne sono a busta paga 205, ma si tratta di una cosa normale perché in fase di apertura il carico di lavoro è superiore a quello che si riscontra quando l’attività va a regime».
Ma i sindacalisti sono in allarme. E oggi saranno in centro a Udine per un’ulteriore azione di volantinaggio finalizzata a promuovere lo sciopero di domani «contro il mancato rinnovo del contratto nazionale (scaduto il 31 dicembre 2006) – ricorda Claudio Moretti della Uiltucs – e contro la legge regionale sul commercio che porta alla liberalizzazione delle aperture domenicali e crea disparità di trattamento tra diverse aree territoriali e tra diverse categorie».
Cristian Rigo