BONANNI A MAGNANO IN RIVIERA PER IL MEETING CISL FVG
L’annuncio è di quelli che scuote: lo stato di mobilitazione per i lavoratori del pubblico impiego fa capire chiaramente che la protesta della Cisl contro i provvedimenti della Manovra economica varata dal Governo va avanti. Ad annunciare l’inziativa è lo stesso Raffaele Bonanni, ieri a Magnano in Riviera (Ud), ospite dell’annuale Meeting di settembre promosso dalla Cisl del Friuli Venezia Giulia e della tavola rotonda sui costi della politica.
A convocazione degli Stati Generali avvenuta (in programma il 14 ottobre) la Cisl dice basta ai continui "taglieggiamenti" sui dipendenti pubblici, ma stop anche al clima di irresponsabilità in cui versa il Paese. Davanti ad una platea di oltre 700 sindacalisti, tra quadri e delegati, Bonanni va dritto al punto, parlando di debito pubblico (intoccato da 25anni), di infrastrutture bloccate (un esempio su tutti, la Val di Susa, "con i francesi che aspettano, mentre in Italia si lanciano sassi"), di indecisionismo in materia di energia. "Il Paese – tuona – così non ce la può fare: occorre intervenire sui fattori di sviluppo", a rischio è la nostra credibilità. Ma per Bonanni occorre anche avviare una seria operazione di verità, incominciando, da una parte, a prestare ascolto al presidente Napolitano, e dall’altra, continuando a dire che questa Manovra non va bene. In discussione, non c’è il rigore, ma la mancanza di equità, a scapito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. "Troppe entrate – commenta il segretario generale – mentre l’Italia ha bisogno di tagliare sulle spese che producono inefficienze e sprechi e al contempo ingenerare investimenti sia pubblici che privati". "Purtroppo – aggiunge – è lo stesso Parlamento che fa fatica ad entrare in questa logica, soprattutto perchè i partiti vogliono difendere i propri presidi e i loro domini, che sono le municipalizzate, non controllate e dirette dalla politica, così come dovrebbe essere, ma anche gestite dalla politica, ovvero una grandissima anomalia a livello europeo". Per Bonanni la ricetta, invece, è chiara e punta su 3 ingredienti: equilibrio di bilancio a tutti i livelli; separazione tra chi decide e controlla, da una parte, e chi gestisce, dall’altra; riduzione dei centri di potere. "L’Italia – spiega – rischia di diventare antidemocratica perchè ha passato troppi ruoli alla politica". Insomma, per la Cisl occorre un colpo di spugna deciso e diretto ad eliminare storture pericolose: ad esempio, il rapporto, anche di 1 a 7, tra dirigenti e dipendenti all’interno delle regioni, ma anche la proliferazione di alcuni enti, primi fra tutti le municipalizzate, definite da Bonanni senza mezzi termini le "rifugio dei politici trombati". Se è vero – come riferisce il segretario – che solo per gestire l’acqua in Italia esistono 6mila aziende, occorre spingere affinchè le municipalizzate vengano sottratte al dominio della politica, ragionando per area vasta con l’obiettivo di fare economie di scala. Poi è la volta dei livelli istituzionali. "Le regioni così come sono non ci piacciono – rilancia da Magnano – vanno depotenziate perchè non possono assomigliare a Stati che costano un sacco di soldi; va revisionato il sistema dei Comuni mettendoli a consorzio, vanno azzerate le Province e abolite le Comunità montane. Questa è la battaglia che porteremo avanti: non ci stiamo a scaricare tutto sul pubblico impiego". Per la Cisl una delle priorità (accanto alla riforma fiscale) è di arrivare quanto prima ad un ridisegno complessivo delle articolazioni dello Stato, dal Friuli Venezia Giulia in giù. E proprio al Friuli Venezia Giulia, Bonanni lancia un appello: "Avete usato benissimo la vostra specialità, ora impiegatela fino in fondo per anticipare le riforme". Appello che si aggancia ad un auspico, quello, cioè, che si ricominci a guardare con più forza ad un’Europa politica, che deve ritrovare vigore per il bene di tutti gli Stati membri.
Dalla tavola rotonda, invece, arriva l’appello del segretario generale della Cisl Fvg, Giovanni Fania , diretto ed accolto dal presidente della Regione, Renzo Tondo: il prossimo 27 settembre, contestualmente alla presentazione del pacchetto di proposte varato dalla Giunta per tagliare sui costi della politica, si apra un tavolo di concertazione per definire assieme le misure da mettere in campo.
Mariateresa Bazzaro