Buja, Dm Elektron: oggi assemblea per l’accordo

«Un episodio deplorevole quello accaduto alla Fiom Cgil nella notte tra venerdì e sabato. Speriamo solo si tratti del gesto di un’imbecille, che nulla ha a che fare con la storia dell’intero movimento sindacale, e che in tempi brevi, chi ha prestato la mano a questo furto assurdo venga individuato dalle forze dell’ordine». A dirlo è Marco Palese, segretario di Fim Cisl AF, che appresa la notizia del furto subito dai colleghi della Fiom fuori dalla bujese Dm Elektron ha subito voluto esprimere la propria solidarietà. Nella notte tra sabato e domenica, ricordiamolo, il presidio che da ormai un paio di settimane interessa l’esterno dello stabilimento produttivo è stato vittima di un raid ladresco: ignoti hanno trafugato tutte le bandiere dell’organizzazione sindacale compreso lo storico striscione del mandamento gemonese.
«La Fim Cisl – continua Palese – è impegnata nella difesa dei posti di lavoro nelle aziende del territorio , rispettando la diversità di opinioni e che per fortuna hanno ancora il diritto ad esistere in un paese democratico». Quanto alla vertenza Dm, che si è “conclusa” con la firma da parte di Cisl e Uil di un accordo di cassa integrazione straordinaria per due anni con conseguenti 45 esuberi, fuori dallo stabilimento la Fiom ha dato vita a un presidio permanente per opporsi all’accordo ritenuto antisindacale. Per la Fim Cisl si tratta invece di una di una via d’uscita capace di garantire alla 40ina di esuberi individuati dall’azienda «due anni di cassa integrazione straordinaria che altrimenti non avrebbero avuto». I dettagli di questo accordo saranno illustrati ai lavoratori riuniti in assemblea oggi dalle 14 alle 15.