Top
 

Comunicati

Cisl FVG > Archivio informativo  > Comunicati  > CAMERE DI COMMERCIO, OGGI A ROMA LA PROTESTA UNITARIA CONTRO UNA RIFORMA SBAGLIATA

CAMERE DI COMMERCIO, OGGI A ROMA LA PROTESTA UNITARIA CONTRO UNA RIFORMA SBAGLIATA

Lo schema di decreto legislativo (atto Governo n. 327), attuativo della legge delega n.124/2015 e contenente norme per il riordino del Sistema camerale, come approvato dal Consiglio dei Ministri del 25 agosto scorso, non è ancora in grado di fornire garanzie sufficienti sia sotto il profilo della tenuta occupazionale, sia della tenuta dei servizi alle imprese e sul territorio, così come invece contemplati nell’ambito dei principi di cui all’art. 10 della legge delega.
Dopo attenta lettura del testo, oggi all’esame delle Camere per i relativi pareri, diversi sono gli aspetti che ci preoccupano e per i quali chiediamo modifiche, in relazione alla riduzione delle Camere, e del personale. Primo fra tutto, nell’ambito del ruolo che Unioncamere riveste per la definizione della nuova geografia delle CCIAA, ai fini di salvaguardare il personale interessato è indispensabile il confronto preventivo con le OO.SS. maggiormente rappresentative.
La riduzione del numero delle Camere di commercio, deve comunque salvaguardare la prossimità dei servizi erogati dall’Ente sul territorio della circoscrizione, anche attraverso la
previsione, nel piano di razionalizzazione, di una adeguata presenza di sedi secondarie e/o distaccate.
Le garanzie per la salvaguardia occupazionale sono insufficienti. In particolare, in caso di eventuale personale in soprannumero, il richiamo all’utilizzo delle facoltà assunzionali degli altri enti pubblici per gli anni 2017-2018 fino ad un massimo del 10%. Riteniamo indispensabile stabilire che tali facoltà siano da estendere anche al 2019 e che debbano essere utilizzabili per tutta la disponibilità assunzionale sino al completo assorbimento del personale soprannumerario con ampliamento a tutti gli enti della pubblica amministrazione.
Per il personale eventualmente in soprannumero che ne abbia i requisiti, occorre garantire la possibilità di poter beneficiare del collocamento a riposo con i requisiti ante Legge Fornero (pre- Fornero) entro il 31/12/2019.
E’ necessario, altresì, che sia prevista l’applicazione al personale delle Unioni Regionali, enti considerati pubblici a tutti gli effetti (parere del Consiglio di Stato del 17/09/2015), delle tutele già richieste per i dipendenti delle Camere di Commercio.
Sul versante delle risorse, al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del Sistema camerale, anche con riguardo ai progetti in corso per la promozione dell’attività economica
all’estero e il mantenimento dei livelli occupazionali, va ripensata la definizione del diritto annuale prevedendo la rideterminazione dello stesso a partire dal 1 gennaio 2018.