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CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE: LE 6 MOSSE DELLA CISL FRIULI VENEZIA GIULIA

Drastico taglio dei costi della politica, riforma fiscale, tassazione al 20% delle rendite finanziarie, riduzione dei trattamenti ai parlamentari, aggiustamento delle pensioni, sblocco della contrattazione nel pubblico impiego e spinta sul II livello: sono questi i punti-chiave rilanciati con forza stamani a Trieste nel corso dell’avvio della campagna di sensibilizzazione promossa dalla Cisl del Friuli Venezia Giulia.
Il Sindacato, a partire dalle 10, si è dato appuntamento sotto il Consiglio regionale – e l’iniziativa proseguirà anche i prossimi giorni negli altri capoluoghi – per fare pressing sulla politica. "Il nostro obiettivo – chiarisce il segretario generale Giovanni Fania, bocciando la strategia della tensione – non è la protesta fine a se stessa, ma piuttosto scuotere i nostri politici sui tavoli di trattativa".
Se le richieste per sanare le iniquità sulla Manovra finanziaria nazionale sono tutte riprese nelle centinaia di volantini distribuiti oggi, le istanze alla Regione è lo stesso Fania a definirle in modo netto: "Non solo chiediamo nuovamente al Consiglio di destinare parte delle dotazione in suo possesso (circa 20 milioni) alle voci del sociale, ma sollecitiamo anche uno snellimento dei livelli istituzionali, perchè è proprio tra le pieghe di queste articolazioni che si annidano costi esorbitanti". Per la Cisl, infatti, non è sostenibile l’attuale modello istituzionale: occorre aggregare i piccoli Comuni e chiedersi se davvero le Province abbiano ancora un senso di esistere o non siano enti intermedi creati più per il controllo politico del territorio, che per le necessità dello stesso".
Temi – questi – sui quali sono stati sollecitati anche tutti i capigruppo di maggioranza ed opposizione, che hanno ricevuto, sempre stamani, una delegazione cislina. Dall’incontro, durato quasi due ore, sono emersi una sostanziale condivisione sulle questioni cruciali, oltre ad un unanime riconoscimento alla Cisl per il ruolo di responsabilità esercitato nella gestione della crisi.
"In particolare – riferisce Fania – abbiamo riportato la nostra preoccupazione per gli onerosi prelievi richiesti alla Regione da Roma e che mettono a rischio non solo la specialità del Friuli Venezia Giulia, ma tutto il nostro modello sociale costruito in 40 anni".

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg