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Cauzer: «Dimensionamento scuole, con delibera Romano posti docenti a rischio»

«Sull’accorpamento delle scuole può ancora tutto cambiare, checché ne dica la Romano». Cisl Scuola a testa bassa su una scelta del Comune che continua a far discutere: «L’assessore – evidenzia il segretario provinciale Dario Cauzer – dimostra ancora di ignorare del tutto il quadro normativo in cui si muove: è questo l’unico elemento “insindacabile” di una vicenda gestita con superficialità e scarsa correttezza».
Ed ecco la novità: il Consiglio regionale sta pensando di modificare il piano scuole, non solo perché lo Statuto speciale consente deroghe sui numeri, ma anche per gli impegni assunti dai capigruppo di tutti i partiti durante il vertice che si è tenuto l’altro giorno a Trieste. Cauzer ricorda che in quella sede «Cgil, Cisl e la stessa Uil, in palese contraddizione con se stessa, hanno chiesto di rivedere i tagli o, in alternativa, di rimandare la discussione al prossimo anno. Ma pure il nuovo ministro Profumo, ben più sensibile ai problemi della scuola, potrebbe ridiscutere tutto».
«Dubito che la Romano possa poi commentare le nostre proposte – incalza Cauzer – visto che è sistematicamente sfuggita ad ogni confronto. Né ha ascoltato i consigli di circolo e i collegi docenti, tutti di parere opposto rispetto alla delibera della giunta Romoli. È gravissimo l’atteggiamento del Comune – aggiunge – che tratta gli alunni come pedine e ne mina pesantemente la continuità didattica. Lo sa infatti l’assessore cos’è un istituto comprensivo? È una scuola che offre un percorso organico di formazione: di certo, l’ultimo degli obiettivi dello “spezzatino” targato Romano».
E quanto alle invettive della Uil contro la Cisl, Cauzer ironizza: «Evidentemente Previti è in ansia per le imminenti elezioni delle Rsu, e teme il confronto con una forza sindacale ben più forte e rappresentativa della sua. Siamo preoccupati, piuttosto, per la perdita di posti tra i docenti, che con la delibera comunale saranno messi in pericolo: la Uil, che ha disertato anche le recenti assemblee sindacali come quella in via Zara, lo ignora totalmente».