Cgil-Cisl-Uil regionale: rafforzare i percorsi di pari opportunitÃ
Sindacati preoccupati dalle cifre sull’occupazione femminile
Sollecitato un confronto immediato al tavolo di concertazione
Preoccupano i dati forniti dall’Agenzia del Lavoro sull’occupazione femminile: dati che per Cgil, Cisl e Uil devono suscitare un “immediato ed approfondito dibattito al tavolo di concertazione e motivare un forum regionale di tutte le rappresentanze sociali ed organismi istituzionali che si occupano di parità”. All’indomani dell’iniziativa promossa dall’Agenzia regionale, Giuliana Pigozzo per la Cgil, Iris Morassi per la Cisl, Renata della Ricca per il Coordinamento Donne della Cisl e Luisa Fazzini per la Uil scendono in campo: “E’ indispensabile – affermano in una nota unitaria rafforzare le iniziative ed un percorso di sensibilizzazione e di crescita della cultura delle pari opportunità in Friuli Venezia Giulia”. “Tuttavia – aggiungono – in quest’ottica sarebbe stato meglio permettere già un confronto immediato con le parti sociali, che invece è mancato, come pure è mancata, per il secondo anno consecutivo nonostante fosse prevista nell’invito, la presenza del Presidente della Giunta all’iniziativa di ieri”.
Secondo Cgil, Cisl e Uil, nelle esposizioni – alcune molto interessanti ed utili – avrebbe dovuto trovare posto anche un’analisi delle condizioni di lavoro delle donne e del loro reddito, “perché dietro ai numeri ci sono persone che ogni giorno devono scontrarsi con la precarietà, con poche risorse disponibili, con rigide organizzazioni del lavoro, con ambienti di lavoro che influiscono negativamente sulla loro salute e con la carenza di servizi per minori ed anziani”.
“Tante, troppe – denunciano Pigozzo, Morassi, Della Ricca e Fazzini – sono ancora le donne con ridotto orario di lavoro e retribuzioni basse; condizioni che pesano enormemente anche sul loro futuro pensionistico prefigurando un carico sociale importante in prospettiva”.
La parità retributiva e professionale senza un uguaglianza sostanziale nelle condizioni di vita e di lavoro resta un miraggio: per Cgil-Cisl-Uil più che di politiche di conciliazione è indispensabile realizzare soluzioni e provvedimenti di condivisione delle responsabilità di cura che impegnino anche gli uomini.
“Quello che chidiamo – affermano le sindacaliste – sono meno bonus e più servizi che liberino le donne e incentivino la crescita demografica, che resta una questione strategica per il futuro di questa regione”.
La crisi – conclude la nota – deve essere occasione effettiva per rimuovere le troppe diseguaglianze ancora esistenti per le donne in questa regione nelle opportunità concrete. Se questo non accade abbiamo la preoccupazione che superata la fase dell’emergenza tutto ritorni come prima o peggio.
Trieste, 23 luglio 2010
per Cgil, Cisl e Uil Fvg
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
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