CIE, IL MINISTERO PAGHI DIRETTAMENTE I DIPENDENTI
Data l’inaffidabilità dell’azienda, sia il Ministero a pagare direttamente e con continuità i settanta dipendendi del Cie e del Cara di Gradisca, fermi con la busta paga da ormai quattro mesi. A sollecitare il Prefetto in questa direzione è la Fisascat Cisl di Trieste Gorizia, oggi al tavolo proprio con il rappresentante del Governo sul territorio per fare il punto sulla situazione degli operatori del centro di accoglienza.
"Rispetto all’incontro – commenta la segretaria cislina, Elisa Miani – siamo soddisfatti a metà". Se, infatti, il Prefetto ha rassicurato, dietro autorizzazione del Ministero, sul pagamento intanto di tre mensilità, attivando una procedura straordinaria, resta l’incertezza sui tempi, ma soprattutto sulla possibilità che nel prossimo futuro sia direttamente il governo a farsi carico del pagamento degli operatori. "Da parte nostra – continua Miani – abbiamo consegnato un documento al Prefetto appunto per sollecitare il Ministero al subentro diretto". Intanto proprio ieri sera i vertici aziendali hanno fatto sapere che a fine mese provvederanno a saldare la retribuzione di luglio: se così sarà la Prefettura potrà a sua volta pagare anche la mensilità scoperta di ottobre. "E’ chiaro – incalza Minai – che così non si può andare avanti: i dipendenti vivono in uno stato di perenne incertezza". Incertazza aggravata anche dalle operazioni di svuotamento del centro, rispetto al quale manca ad oggi l’atto ufficiale e qualsiasi chiarezza sia sulla prossima destinazione d’uso del sito, sia sulle tempistiche. "A questo proposito – spinge la sindacalista della Fisascat – abbiamo chiesto al Prefetto di farsi garante al tavolo che avremo con l’azienda e dove dovranno essere individuati gli strumenti di protezione dei lavoratori, a partire dagli ammortizzatori sociali per tutto il periodo di fermo".
Ufficio stampa Cisl FVG