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CISL FVG, APPELLO A TUTTA LA POLITICA: USCIRE DALLA PARALISI

Nel bel mezzo della campagna elettorale e ormai a pochi mesi dalle urne, la Cisl del Friuli Venezia Giulia lancia il suo appello alla politica tutta, compresa quella regionale. Basta ai tattici immobilismi e alle legislature di destra e sinistra che fanno come Penelope, disfando il lavoro dei predecessori e lasciando le partite aperte, confermando così un vizio tutto italico. “Di fronte alla crisi che continua a mordere – spiega il segretario generale della Cisl, Giovanni Fania – serve da parte di tutta la classe politica maggiore concretezza, finalizzata ad individuare strategie ed obiettivi di sviluppo”. Oggi – per il Sindacato – le risorse sempre più scarse mettono alla prova non solo la responsabilità collettiva, ma anche la capacità di prendere decisioni e fare scelte. “In Friuli Venezia Giulia – chiarisce Fania – siamo stati abituati per molti anni a gestire bilanci in crescita; abbiamo tutto sommato ben tamponato la crisi, ma ora serve una spinta più decisa sulle riforme strutturali e su quelle leve indispensabili al rilancio”. Il punto di partenza non può che essere il disegno del futuro assetto regionale, possibile – per la Cisl – solo attraverso la costruzione di un tavolo dove tutti i soggetti sociali ed economici, supportati dalla politica, contribuiscano in modo fattivo alla ristrutturazione. “Serve la concertazione e la collaborazione di tutte le forze in campo, ripeto di destra e sinistra – aggiunge Fania – per uscire dal tunnel, per individuare le voci di investimento, per fare programmazione, e consentirla a chi opera sul territorio, e soprattutto per chiudere alcune partite fondamentali, ancora incompiute da legislature, come ad esempio la riforma della pubblica amministrazione o la definizione chiara di una politica energetica regionale, indispensabile per le nostre imprese e l’economia interna, o ancora il taglio ai costi della politica e ai livelli istituzionali, che al nostro Paese costano 15 miliardi l’anno, a fronte della carenza dei fondi per gli ammortizzatori sociali; soldi che potrebbero essere investiti in ricerca e sviluppo, infrastrutture, lavoro”. “L’altissima affluenza alle primarie del Pd, ma anche l’attenzione ai nuovi movimenti – conclude Fania – dimostrano che la gente, i lavoratori ed i pensionati anche della nostra regione hanno ancora bisogno della politica: ora si tratta di non deludere più i cittadini, perché altrimenti l’area del non voto, già ampia stando ai sondaggi, sarà destinata a crescere e allora a rischio sarà la stessa coesione sociale”.

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg