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CISL FVG, E’ SCIOPERO GENERALE

Stato di agitazione per la Cisl del Friuli Venezia Giulia, che proprio in queste ore ha proclamato, assieme alla Uil, lo sciopero generale di tutte le categorie per lunedì 12 (le ultime due ore della giornata lavorativa).
La protesta riguarda la Manovra correttiva varata dal Governo e giudicata "inaccettabile" dal Sindacato cislino. "Siamo assolutamente contrari al decreto Monti" – afferma il segretario generale, Giovanni Fania. "Non solo – spiega – lamentiamo l’assenza di un confronto con le parti sociali, tenuto conto del deludente e frettoloso incontro di domenica scorsa, ma anche nel merito riteniamo questa Manovra vergognosamente iniqua e certamente non votata allo sviluppo".
Pur nella consapevolezza della drammaticità in cui versa il Paese, come Cisl – si legge in una nota – ci attendevamo che la Manovra, del resto come promesso, fosse veramente equa e facesse pagare chi fino ad oggi, con furbizia, abuso e speculazione, si è sottratto alle sue reponsabilità.
"Purtroppo – incalza Fania – ci troviamo davanti uno scenario diverso, una vera e propria demolizione dello stato sociale, a partire dai provvedimenti sulle pensioni che vanno a penalizzare ancor di più chi ha già lavorato, per esempio, quarant’anni in fabbrica".
Ma alla Cisl non va neppure giù il fatto che nella Manovra nulla sia previsto in tema di contrasto all’evasione e che non trovi posto l’attesa "patrimoniale" come tassa di equità. "A questo Governo – attacca Fania – è mancato il coraggio di andare fino in fondo, scegliendo la via più facile per far tornare ancora una volta i conti impartendo sacrifici a chi ha già dato, lavoratori e pensionati". Mancano, per la Cisl, le prospettive per i giovani, lo scambio generazionale sul fronte pensioni, le riforme vere, così come quella fiscale, ma anche il taglio netto dei costi della politica e degli eccessivi livelli istituzionali.
La Cisl – prosegue la nota – da tempo si sta comportando responsabilmente di fronte alla crisi del Paese; continuiamo a credere nell’Europa e nell’Euro e nella capacità dell’Italia di uscire da questa situazione, ma la strada non può certo essere quella della semplificazione dottrinale perchè è il "sociale", il vero cemento che tiene insieme il Paese.
"Di fronte alla politica che ha fallito – conclude Fania – il Sindacato resta l’unico riferimento certo per i lavoratori ed il suo, un ruolo di primaria importanza: per questo lunedì scenderemo in piazza per far sentire la nostra voce".

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg