Top
 

Comunicati

Cisl FVG > Archivio informativo  > Comunicati  > CISL FVG, IN PIAZZA CONTRO UNA LEGGE VERGOGNOSA

CISL FVG, IN PIAZZA CONTRO UNA LEGGE VERGOGNOSA

Il segretario Giovanni Fania dal palco rilancia la questione dei diritti inviolabili
Il Sindacato: “No a cittadini di serie A e B”

La Cisl scende in piazza contro una “legge vergognosa”, che vuole dividere la società in cittadini di serie A e di serie B, negando i diritti inviolabili dell’uomo. A poche ore dalla manifestazione di Trieste indetta dalle tre sigle confederali, il segretario della Cisl Fvg, Giovanni Fania anticipa il suo intervento dal palco. “

La legge 39 – dice – è una brutta pagina di storia che va contrastata con forza perché di fatto mette un cappio a quanti cercano lavoro, stabilità, prospettive di una vita migliore nella nostra terra, da dove, tra l’altro, sono partiti tanti emigranti a caccia di fortuna”.

Una terra – secondo il Sindacato – che dovrebbe più di altre conoscere il valore della solidarietà e dell’integrazione. “Quello che chiediamo – rilancia Fania – non sono le ronde, ma politiche vere di integrazione per tutti quei lavoratori che oggi costituiscono una grande ricchezza oltre che culturale, anche economica per il nostro Paese”.

Di più. La Cisl, infatti, è in prima linea anche nel chiedere al Governo il riconoscimento di un pacchetto di diritti per gli immigrati: diritto all’unità familiare, cittadinanza italiana ai nati in Italia, esercizio di voto alle amministrative.

“Certamente – commenta Fania – non ci aiuterà un atteggiamento di chiusura verso queste persone, la maggior parte delle quali vive e lavora onestamente nel nostro Paese e nella nostra regione”. Tuttavia – per il Sindacato – con la legge 39 si vuole togliere dignità a tutti questi lavoratori, mentre parallelamente con altre leggi nazionali si stanno premiando gli italiani furbi, consentendo, ad esempio, di far rientrare i capitali evasi dietro una sanzione ridicola.

Fania non ci sta: “Gli italiani migliori sono quelli che evadono le tasse, portando i soldi all’estero o quelli che, anche immigrati, le tasse invece le pagano? Quelli che, italiani, sfruttano la povertà altrui, affittano a nero case o capannoni, abusano del lavoro a basso costo o quelli che lavorano onestamente, a prescindere dal colore della pelle e dal paese di provenienza?”.

Evidentemente – spiega il leader del Sindacato friulano – non si tratta di domande retoriche se la Regione vara leggi come la 39”. “Noi – conclude – a questa Giunta diciamo che le leve da muovere per far sì che il bilancio stia in piedi sono ben altre e che i fenomeni complessi, come quello dell’immigrazione, non andrebbero risolti con soluzioni semplicistiche e, tanto meno, discriminatorie, ma con lungimiranza e rispetto”.

Trieste, 27 ottobre 2009

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg