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CISL FVG: panoramica a 360 gradi sula sicurezza

Stamani a Palmanova doppio summit
con gli Rls Fim e la Federazione cislina della sicurezza

CISL FVG: PANORAMICA A 360 GRADI SULLA SICUREZZA
Molte le novità emerse, tra cui due nuovi presidi dei vigili del fuoco in regione

Sicurezza a 360 gradi con la Cisl del Friuli Venezia Giulia, oggi a Palmanova impegnata con due summit a tema: l’incontro degli Rls della Fim ed il consiglio generale della Federazione della sicurezza, che riunisce vigili del fuoco, corpo forestale e guardie penitenziarie. Diversi gli argomenti sui rispettivi tavoli ed anche alcune novità.
Così, ad esempio, la convenzione siglata i giorni scorsi tra Regione, Protezione civile e Dipartimento dei Vigili del Fuoco che porterà nelle casse di questi ultimi una nuova disponibilità economica, pari a 450mila euro annui per il triennio 2011-2013. Grazie e questo introito – fa sapere il segretario regionale di categoria, Ivano Signor – potranno essere aperti 2 nuovi distaccamenti stagionali estivi, a Grado e Lignano, e messe in campo anche nuove risorse umane: 3 unità per comando provinciale, vale a dire 12 vigili del fuoco giornalieri, dal primo luglio al 31 agosto. Di più: le risorse economiche che non verranno utilizzate per la campagna antincendio boschivo, saranno impiegate per valorizzare le specificità lavorative dei vigili del fuoco, a vantaggio dei cittadini. "Appreziamo lo sforzo economico messo in atto dalla Regione, pur in un contesto socio-economico difficile" – commenta Signor, giudicando fuori luogo le prese di posizioni di altra sigla sindacale (Uil). "Per parte nostra – conclude – ci faremo carico in futuro di progetti tesi al miglioramento della qualità del servizio, chiedendo alla Regione di implementare ulteriormente le risorse destinate alla categoria". Un plauso alla convenzione sottoscritta arriva anche da Pompeo Mannone, segretario nazionale della Fns Cisl, che ha sottolineato, nel corso dei lavori, alcuni pesanti dati del comparto: così, il sottorganico di 4mila unità dei vigili del fuoco, di 6mila nella polizia penitenziaria e di mille nel corpo forestale.

Sempre di sicurezza, ma questa volta nelle fabbriche, si è parlato anche durante il vertice dei Rappresentati dei lavoratori per la sicurezza (Rls) della Fim. A fare luce è stato il segretario nazionale, Gianni Alioti, puntando l’accento soprattutto sul fenomeno, sommerso, ma vastissimo, delle malattie professionali: sarebbero, infatti, stando alle stime, 4 milioni i lavoratori italiani esposti ad agenti tossici ed i decessi causati da tumore "professionale" sono addirittura 5 volte il numero degli infortuni mortali, vale a dire circa 3mila l’anno. Tra i settori più a rischio, la cantieristica navale e la siderurgia, anche se non vanno esenti dal fenomeno neppure altri tipi di industrie, come, ad esempio, quella legata alla microelettronica. Tra le ricette indicate dal nazionale, un ruolo di primaria importanza è svolto dalla formazione, ma occorre investire anche in nuove tecnologie ed attrezzature, facendo sì che l’Inail investa quanto è nel suo saldo positivo per finanziare proprio questi aspetti, evitando che le risorse vengano disperse su altri fronti dallo Stato.
Quanto alla situazione regionale, anche in Friuli Venezia Giulia – pur in presenza di una riduzione complessiva degli infortuni legata, però al minore numero di ore lavorate – la guardia non va abbassata. Nel primo trimestre dell’anno, infatti, gli infortuni sono aumentati del 27% rispetto all’analogo periodo del 2010 e – stando alle parole del coordinatore sicurezza dell Fim, Pietro Moos – sarebbero in crescita, come a livello nazionale, le patologie connesse a problemi muscolo-scheletrici e le malattie invalidanti.

Palmanova, 27 maggio 2011

Mariateresa Bazzaro
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