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CISL FVG, SUBITO POLITICHE DI CRESCITA DI LUNGO TERMINE

Non facciamoci distogliere dai problemi urgenti su cui anche il Friuli Venezia Giulia deve intervenire al più presto: via, dunque, ai tavoli tecnici di confronto e alla definizione di una politica di crescita e sviluppo a medio/lungo termine, che veda il welfare in senso lato l’elemento forte di coesione sociale.

Al maxi vertice di Paluzza, il segretario generale della Cisl Fvg, Giovanni Fania, appoggia sul tavolo le linee di indirizzo del suo Sindacato, un elenco di proposte mirate alla ripresa della produzione e dell’occupazione, agli aiuti a imprese e famiglie, ai giovani.

Si parte dalle infrastrutture, leva fondamentale per ridare competitività al territorio: pressing, dunque, della Cisl sulla partita del Superporto e della terza corsia, ma anche su maggiori sinergie (in vista di una successiva integrazione e compartecipazione) tra Autovie Venete, Fvg Strade e Anas. E ancora, via libera alle così dette opere di secondo livello come, per esempio, la Cimpello-Gemona.

Sul fronte del lavoro in senso stretto, la Cisl punta poi sulle politiche attive del lavoro, chiedendo alla Regione anche di accelerare l’iter della legge sui giovani, di finalizzare gli incentivi alle aziende che assumono e di orientare in modo mirato la formazione. Al pari, e avvalendosi della contrattazione di II livello, vanno varate adeguate misure per la competitività, intervenendo come detto sulle infrastrutture, ma anche sulla rete energetica e sulla burocrazia.

Ferma è la posizione della Cisl anche sulle questioni dei livelli istituzionali e sui costi della politica: ok alla riduzione e taglio degli enti intermedi e alla regionalizzazione delle Multiutility, ma – per Fania – resta urgente l’intervento anche sul trattamento dei consiglieri. "A fronte di quello che si vuole fare con le pensioni – spiega – i vitalizi, immutati dal 1947, appaiono assolutamente ingiustificati, oltre che scandalosamente abnormi se si considera il divario tra contributi versati e resa". Di qui la proposta: prevedere una pensione contributiva a capitalizzazaione con iscrizione dei consiglieri al un fondo pensione complementare regionale.

E poi ancora accento su innovazione e ricerca e un occhio di riguardo ai giovani e ai precari, vera emergenza anche a livello locale. "Servono – rilancia Fania – interventi orientati al mercato del lavoro e soprattutto mirati a de-incentivare la flessibilità che si traduce in precarietà". Ed in soccorso di giovani e studenti, la Cisl interviene con altre proposte decise: colpire, ad esempio, chi specula affittando case agli studenti e incentivare forme di subaffitto regolamentato tra chi vive in case Ater sovradimensionate e giovani, in modo da intervenire sulle spese.

Sempre riguardo all’edilizia, Fania, da un lato, lancia anche l’idea di un Fondo immobiliare a gestione unica per finanziare la manutenzione/costruzione di edifici scolastici e, dall’altro, sollecita risposte chiare da parte della Regione sulle preoccupanti condizioni in cui versano le strutture penitenziarie del Friuli Venezia Giulia.

Quanto, infine, al comparto sanitario e socio assistenziale, per la Cisl resta ferma la volontà di confronto sulle varie ipotesi di riordino e riforma, stante la necessità di razionalizzare il sistema e diminuire gli sprechi. Via libera, poi, al rafforzamento dei distretti e dei Piani di Zona, mentre restano ancora prioritarie le questioni dell’abbattimento delle rette delle case di riposo, della loro riqualificazione e riclassificazione, oltre all’implementazione del Fap (Fondo Autonomia Possibile). Tra gli aiuti alle famiglie, c’è poi la richiesta di tagliare l’Irpef, così come fatto con l’Irap per le aziende.

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg