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CISL FVG: SULLA RIFORMA SANITARIA SERVE SUBITO UN CONFRONTO

Un confronto chiarificatore ed urgente sullo stato dell’arte di una riforma sanitaria dai risultati ancora incerti: a richiederlo è la Cisl Fvg, assieme a Cgil e Uil, che, all’indirizzo dell’assessore, fa pervenire anche un documento unitario, che richiama ad impegni e criticità. “Pur condividendo i principi della riforma, i risultati attesi – esordisce in sostanza il testo – stentano purtroppo a vedersi”, tanto che ecco, nero su bianco, una serie di priorità su cui intervenire da subito: dalla piena operatività dell’accordo integrativo regionale con i medici di medicina generale (il cui termine di giugno non può essere assolutamente fatto slittare) alla questione centralissima ed attualmente irrisolta della continuità assistenziale. “Manca ancora – sottolinea il segretario della Cisl Fvg, Luciano Bordin – un impegno strutturato ed omogeneo sul territorio rispetto a questa tematica, ovvero al passaggio dei pazienti dall’ospedale alle strutture intermedie, soprattutto nella fase riabilitativa. Oggi, infatti, è ancora la famiglia, con difficoltà enormi, a farsi pienamente carico del paziente alla sua dimissione ospedaliera, anziché il sistema territoriale e quello dell’assistenza domiciliare”. Sotto la lente d’ingrandimento c’è, dunque, anche il potenziamento dell’assistenza territoriale, accanto alla riorganizzazione della rete ospedaliera, soprattutto attraverso una riduzione dei doppioni e gli accorpamenti, avendo, però, come obiettivo l’eccellenza e le reali necessità dei territori. Attenzione, poi – si legge nel documento – anche al sistema delle emergenze, con diverse richieste di verifica da parte del Sindacato: dal potenziamento e la redistribuzione delle ambulanze sul territorio regionale con presenza costante di un professionista a bordo al processo di omogeneità delle procedure che necessita di un serio programma di formazione, fino al maggior collegamento delle strutture dell’emergenza e dell’urgenza oltre i confini provinciali. “Se poi – aggiunge Bordin – si vuole che la riforma sia reale occorre far chiarezza anche sul tema imprescindibile del personale, rispetto al quale chiediamo una programmazione e riorganizzazione che veda lo stesso personale, sanitario, tecnico ed amministrativo, assieme a quello da stabilizzare e a quello in ingresso dai concorsi, coinvolto in un progetto contrattato e condiviso”. E sempre sul fronte del lavoro, la Cisl guarda con preoccupazione agli effetti delle esternalizzazioni che potrebbero derivare dal neo costituito Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi. “Dobbiamo prestare grande attenzione – commenta ancora Bordin – alle pesanti ricadute sociali che potrebbero ingenerarsi: per questo ribadiamo nuovamente la necessità, tutt’oggi insoddisfatta, di sottoscrivere un accordo che garantisca, nella predisposizione delle gare d’appalto, l’introduzione di clausole sociali e il loro rispetto da parte degli appaltatori”. Restano, infine, ferme le richieste sia sullo stato del Piano della prevenzione, sia sulla presentazione del primo Piano Sociale Fvg, tassello indispensabile, assieme al percorso di riqualificazione delle case di riposo, per implementare e migliorare l’integrazione socio-sanitaria.