Cisl Gorizia: 60 anni e non sentirli
Stamani a Gorizia i festeggiamenti della Cisl isontina
Isontino con il freno a mano tirato, rilanciata l’idea di un patto forte tra Sindacato e Industriali
Sessant’anni e non sentirli: sono quelli festeggiati oggi a Gorizia dalla Cisl isontina, oggi riunita tutta nell’Aula Magna dell’Università per ripercorre le tappe della sua storia, ma anche per guardare con propositività al futuro.
Ad aprire i lavori ed il viaggio nella mermoria è stato il docu-film sulla vita del padre fondatore della Cisl territoriale, Rolando Cian. Un punto di partenza "emozionante", ma anche lo spunto per parlare del Sindacato di oggi, assieme a tanti protagonisti, come gli ex segretari di Unione Vittorio Brancati e Giovanni Fania, ma anche il numero uno della Cisl di Napoli e il presidente della Provincia Gherghetta. "Vogliamo dedicare questa giornata – commenta Umberto Brusciano, attuale reggente della segretaria cislina – a tutti i nostri delegati ed iscritti che ogni giorno portano avanti l’organizzazione pensando al bene dei lavoratori".
"Un impegno – aggiunge Brusciano – che deve continuare, forte degli esempi che ci hanno lasciato personaggi come Cian e Padovan e che richiede grande determinazione specialmente nell’affrontare i problemi dell’attualità". Primo fra tutti – per il segretario – il rilancio di una provincia che viaggia con il freno a mano tirato, che stenta a fare scelte e che di fronte alle decisioni risulta titubante. "Occorre – spinge Brusciano dal palco – tornare a stringere un patto forte tra organizzazioni sindacali ed industriali per sostenere in prima battuta il comparto manifatturiero che rappresenta ancora il punto cardine della nostra economia".
Ma per il numero uno della Cisl isontina, servono anche un maggior impegno ed obiettivi condivisi per rendere spendibile in termini di marketing territoriale la provincia. Una provincia – emerge anche dalle testimonianze – dalle molteplici opportunità, purchè si colgano, anche a partire dalla posizione geografica favorevole che non può rimanere solo sulla carta. Via libera, dunque, per il Sindacato al rilancio di tutte quelle attività connesse al porto, al retroporto, alle infrastrutture in generale, in prospettiva della costituzione di una piattaforma logistica davvero competitiva. Ultima, ma non utlima la questione dei campanilismi: davvero troppi, pericolosi e dannosi. Un muro da abbattere per consentire lo sviluppo concreto e duraturo del territorio. La Cisl su questo va avanti, così come va avanti sulle partite nazionali.
"Di fronte ad un Paese sconquassato – riporta la segretaria nazionale Anna Maria Furlan – vogliamo lanciare un messaggio di responsabilità e speranza. Siamo messi male: dobbiamo riaffermare il primato del lavoro, mettendo in sirezza il concetto stesso e la dignità". "Del lavoro – tuona dal palco – dobbiamo occuparci tutti, ma non ci sembra che l’ultima riunione del G20 sia andata in questa direzione. Richiamiamo, quindi, tutti i soggetti del Paese al rilancio della competitività e produttività del nostro sistema". "Che il Governo cada o resti in piedi – aggiunge – per noi le priorità restano chiare e determinate dal fatto che in soli due anni in Italia la cassa integrazione è aumentata del 400%. Andiamo dunque avanti con il coraggio di cambiare".
A chiudere la giornata è andato un riconoscimento ai più "vecchi" iscritti della Cisl isontina.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
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