CISL GORIZIA, MASSIMA ATTENZIONE SUL WELFARE
Affollato vertice di fine anno per la Cisl isontina, che stamani a Monfalcone ha riunito il suo consiglio generale – alla presenza dei segretari regionale e nazionale, Giovanni Fania e Luigi Sbarra – per fare il punto sulla situazione locale e le ricadute della recente Manovra correttiva varata dal Governo Monti. Se la "questione nazionale" preoccupa – tanto che è stato confermato per lunedì sia lo sciopero unitario di tre ore, sia il presidio sotto la Prefettura di Gorizia – anche le vicende territoriali destano allarme. A partire dal comparto industria (la metalmeccanica ha perso circa 2mila addetti), sempre più sofferente e costretto a ricorrere agli ammortizzatori sociali anche nelle realtà più consolidate, vedi Fincantieri. E ad aggravare la situazione si aggiunge, non solo che in diverse aziende la cassa integrazione è in scadenza (com’è, proprio oggi, per la Bertolini), ma anche il fatto – e questo è il dato preoccupante – che la crisi sta nuovamente intaccando il tessuto delle imprese medio-piccole che, però, contrariamente a qualche anno fa, si trovano gravemente esposte sotto il profilo finanziario e a rischio chiusura. "Occorre spingere – commenta il segretario della Cisl, Umberto Brusciano – sulle iniziative di rilancio, che passano necessariamente attraverso la questione del Superporto". Di qui l’appello: "Vengano vagliate tutte le possibilità prima di lasciare cadere nel vuoto una proposta di prim’ordine per la nostra economia". Tuttavia, al centro dell’attenzione c’è anche la riforma della sanità. "Urge una riforma complessiva – sostiene Brusciano – che elimini le inefficienze e gli sprechi; una riorganizzazione che, pur avendo ben chiaro l’interesse generale della collettività, superi i campanilismi e le alzate di scudo". A rischio – per la Cisl – ci sono le eccellenze faticosmente costruite in questi anni. "La proposta della regione di un’unica azienda territoriale – spiega Brusciano – potrebbe avere un senso con la permanenza dei due ospedali esistenti, ma occorrerà anche puntare con decisione sui distretti, luoghi essenziali di presa in carico dei bisogni".
"Per quanto ci riguarda -assicura Brusciano – su questi e tutti gli altri temi, il metodo che abbiamo scelto continuerà ad essere quello della presenza costruttiva a tutti i tavoli di concertazione".
Poi l’accento si sposta sulla Manovra nazionale, inaccettabile, iniqua e certamente non risolutiva, che continua a penalizzare i lavoratori e i pensionati che hanno già pagato, lasciando, invece, incolumi quelli che fino ad oggi, con furbizia, abuso e speculazione, si sono sottratti alle loro responsabilità". Paradossalmente, poi, nella Manovra non c’è posto nè per la patrimoniale, nè per le misure a contrasto dell’evasione fiscale".
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg