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Cisl: nuove politiche per il lavoro in Fvg

UDINE. Ai lavoratori del Friuli Venezia Giulia potrebbero arrivare altri 100 milioni di euro in ammortizzatori sociali. Ma non è la soluzione, secondo la Cisl: bisogna investire sulle infrastrutture e rilanciare lo sviluppo.
«Ben vengano gli ammortizzatori sociali – ha detto ieri il segretario generale Giovanni Fania – ma bisogna far lavorare la gente. C’è bisogno di aprire il tavolo con la Regione, le imprese e le forze sociali».
E’ l’appello lanciato all’incontro di ieri mattina della Cisl, alla presenza a Udine del segretario generale aggiunto della Cisl nazionale Giorgio Santini. «Continua l’ombrello protettivo per i lavoratori – ha spiegato – con i nuovi ammortizzatori sociali e la cassa integrazione in deroga, ma c’è bisogno di investire sulle politiche di sviluppo, come nel caso del Superporto per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia».
Tutti d’accordo, tanto che la Cisl aveva già lanciato l’appello insieme a Uil e Cgil. «Se non sappiamo cogliere l’economia dei flussi – ha detto il segretario provinciale Cisl Roberto Muradore – siamo tagliati fuori. Il Corridoio 5 non serve senza il porto di Monfalcone. Alcune infrastrutture ci sono già come la Pontebbana e l’interporto di Cervignano, ma vanno valorizzate». Per risolvere la questione, a livello locale, è necessario sempre di più il dialogo con le istituzioni e le imprese. «Noi abbiamo già presentato dieci punti programmatici alla Regione insieme a Cgil e Uil e le associazioni di categoria – ha continuato – ma non abbiamo ricevuto risposta». Per questo il tavolo si fa sempre più urgente e necessario.
«Se ci confermano la stessa cifra dello scorso anno, gli ammortizzatori sociali potrebbero ammontare a 100 milioni di euro – ha detto Fania – la situazione sta migliorando, ma continua ad essere a fisarmonica».

Ilaria Gianfagna