CISL TRIESTE: RIFLETTORI ACCESI SULLE CRITICITA’ DEL TERRITORIO. E intanto da Roma arrivano novità importanti sul piano dei rapporti sindacali
Questo pomeriggio il consiglio generale del Sindacato
Ferriera, porto, sanità: sono le vicende al centro del consiglio generale della Cisl giuliana, oggi riunita, con tutte le sue categorie e il segretario regionale Giovanni Fania, per fare il punto sulle criticità del territorio, ma anche sui temi "caldi" del sindacato, a partire di rapporti con le altre sigle.
Sul piatto del dibattito – animato dal segretario nazionale aggiunto, Giorgio Santini, che porta importanti novità dal fronte romano – non poteva che esserci la crisi, ancora molto accentuata a Trieste, come dimostrano i 7mila disoccupati registrati in provincia. "L’elemento che contraddistingue ormai da tempo Trieste – incalza senza giti di parole il segretario della Cisl, Luciano Bordin – è l’incapacità diventata cronica di affrontare in maniera sistematica i problemi. E l’emblema di questa incapacità di fare sistema è proprio il caso della Ferriera di Servola", il cui destino, e soprattutto quello dei circa mille dipendenti, è ancora sospeso. "Abbiamo – rincara Bordin – chiesto alla Regione di governare assieme alle forze sociali questa situazione e di proporre soluzioni anche con la sottoscrizione di un accordo di programma e dopo mesi scopriamo che non c’è un’idea, mentre noi siamo a chiedere una legge regionale speciale per la riconversione produttiva del sito". L’impressione – secondo la Cisl locale – è che manchi in capo alla Giunta una concreta capacità di intervento rispetto alle questioni industriali. Non ultima la vicenda del porto, ancora in fibrillazione dopo i cinque giorni di sciopero delle cooperative e rispetto cui urge – per il Sindacato – trovare una posizione condivisa "che non ci costringa a difese campanilistiche dei nostri territori". Al pari preoccupa anche la partita della sanità. "Siamo disponibili – spiega Bordin – a discutere di riorganizzazione del sistema, ma a partire da chiari indicatori di salute che rispettino le tipicità dei vari territorio di questa regione e dietro precise garanzie, che saranno poste sul tavolo nel corso di un’assemblea pubblica, già convocata anche con Cgil e Uil, per il prossimo 30 giugno.
Sul fronte dei rapporti e delle tensioni con le altre sigle sindacali, ed in particolare la Cgil, è, invece, il segretario nazionale aggiunto Giorgio Santini a portare delle novità. Proprio stamani, infatti, a Roma tutte le sigle sindacali, compresa, dunque, la Cgil, e Confindustria sono arrivati ad una sostanziale base di condivisione sulla riforma contrattuale. "Siamo di fronte – commenta il nazionale – finalmente ad una svolta molto positiva: si è presa a riferimento la piattaforma, promossa dalla Cisl, del 2008 che tra le sue proposte prevede anche la certificazione degli iscritti ed interviene sul calcolo dei voti delle rsu". "L’aver assunto senza pregiudizi, anche da parte della Cgil, questa piattaforma è una premessa importante per arrivare a concludere quanto prima l’intesa". Sul piatto ci sono questioni "sindacali" cruciali come, ad esempio, l’affermazione della validità per tutti i lavoratori degli accordi aziendali (in quest’ultimo periodo oggetto di grandi polemiche) in caso di maggioranza semplice". "La riunione di stamattina – spiega ancora Santini – rappresenta il tassello mancante della riforma contrattuale; una riforma che ora può essere rafforzata, anche rispetto alla contrattazione decentrata, per tutelare redditi e salari". Quanto, poi, ai rapporti con il Governo, Santini non le manda a dire. "Non si può continuare con la paralisi di quest0ultimo anno: serve un governo che governi e faccia riforme incisive, che si dimostra all’altezza dei gravi problemi che affliggono il Paese". Per il segretario cislino, infatti, la crisi è tutt’altro che passata. "Occorrono – incalza – politiche incisive orientate alla crescita, a rafforzare il tessuto sociale e a portare avanti la riforma del fisco, anche in presenza di una manovra molto pesante". E proprio sulla questione "fisco", Santini rilancia: "Serve un percorso graduale da avviare con una legge e costruire condizioni che consentano la riforma senza aumentare il deficit, cioè reperendo le risorse necessarie dall’evasione e dalle rendite finanziarie.
Trieste, 24 giugno 2011
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
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