Comparto unico, Motta: «Allineare il Fvg alle date del pubblico impiego nazionale»
Rimane ancora aperta la questione del Comparto Unico del Fvg. Mentre le sigle sindacali che non hanno firmato l’accordo continuano a chiedere di riaprire le trattative, gli enti locali confermano di seguire la linea già adottata e annunciata da mesi: mercoledì il direttivo dell’Anci aveva confermato i 19 milioni di euro come cifra sufficiente per garantire gli aumenti.
Anche Cisl e Csa chiedono di confermare il testo siglato a dicembre. Il segretario generale della Fps Cisl, Pierangelo Motta, ha sottolineato come sia necessario «arrivare con urgenza alla firma del contratto per il Comparto Unico». La Cisl ha avuto un confronto con la delegazione datoriale, che ha fatto slittare da marzo a maggio l’elezione delle nuove Rsu, per «allineare il Friuli Venezia Giulia alle date del pubblico impiego nazionale».
«Il confronto su questo tema, tuttavia, – ha detto Motta – non deve distogliere dalla questione vera che attiene il Comparto Unico: dopo ben 37 mesi dalla sua scadenza – ha spiegato – il contratto è nel totale immobilismo, a causa dello stato di agitazione proclamato da alcune organizzazioni sindacali, che ancora oggi continuano a ribadire un monte salari diverso, senza però la capacità di dimostrarne un altro, e a perseguire nella politica delle vie giudiziarie».