Comparto unico, riapre il tavolo delle trattative
Sindacati e Regione si sono visti dopo un mese e mezzo di silenzio e hanno trovato almeno l’accordo di riaprire il tavolo. Quello tecnico, che dovrà realmente concretizzare il rinnovo del biennio economico 2008-2009 (ma c’è in ballo anche il rinnovo dei circa 200 dirigenti) del comparto unico che interessa 16mila dipendenti del pubblico impiego in Friuli Venezia Giulia. Era un incontro chiesto da tempo dal sindacato. Ieri a Trieste è toccato al confederale, presenti pure i segretari di categoria, chiedere ad Andrea Garlatti, assessore regionale alle Funzione pubblica, la ripartenza di una trattativa bloccata da prima di Natale.
La chiusura dell’Areran, certo, ha determinato settimane di blocco. Ma anche questioni economiche. I 27 milioni a disposizione bastano? E’ la risposta chiave che potrà emergere solo al tavolo tecnico, quello che vedrà le sigle sindacali confrontarsi con la nuova Delegazione trattante pubblica di comparto guidata dal presidente uscente dell’Areran Giuseppe Mareschi.
Poche righe condivise da Cgil, Cisl e Uil commentano il vertice di ieri, presenti Franco Belci e Mafalda Ferletti per la Cgil, Renato Pizzolito e Pier Angelo Motta per la Cisl, Maurizio Burlo e Luciano Bressan per la Uil. «I segretari confederali e di categoria – si legge – ritengono utile l’incontro con l’assessore Garlatti. Sono state chiarite le questioni relative alla percentuale degli aumenti e alla base di calcolo degli stessi, concordando, per i trattamenti tabellari, il 3,2% a regime riferito a quelli definiti dalla contrattazione del comparto. È stata inoltre condivisa l’esigenza di rispettare i limiti di spesa e di scaglionare conseguentemente gli aumenti. Sulla base di questi elementi sarà riaperta la trattativa con la nuova delegazione di parte pubblica recentemente nominata».
Una delegazione che si è vista in questi giorni riconoscere gli stessi compensi dell’ex Areran: al presidente un’indennità mensile di 2 mila e 342 euro, agli altri tre componenti (non più cinque) 522 euro e un gettone di presenza di 104 euro. Quanto alle questione incremento sul tabellare dei lavoratori di Regione, Comuni e Province, l’intesa raggiunta sul 3,2% potrebbe essere l’anticamera di una soluzione entro breve.