Comparto Unico: stabilire un clima di serenitÃ
Stamani a Udine aperti gli Stati Generali della Fp Cisl Fvg
Alla vigilia del voto per le Rsu, troppi i segnali di tensione denunciati dal Sindacato
Sulla partita del Comparto Unico va assolutamente ristabilito un clima sereno e tranquillo: per la Cisl del Friuli Venezia Giulia – che da stamani a Udine ha convocato gli Stati Generali del pubblico impiego – ci sono troppi segnali di tensione che rischiano di danneggiare i lavoratori (16mila in regione) e compromettere la chiusura del contratto, ma anche le imminenti elezioni per le Rsu (in programma dal 4 al 7 aprile in oltre 230 enti).
Ad elencare i motivi di agitazione è il segretario generale del Sindacato, Giovanni Fania. "Siamo di fronte ad un contratto ingessato da oltre 3 anni che ci impedisce di andare avanti anche sul fronte della contrattazione di II livello e ad aggravare la situazione – dice – ci sono enti locali che si pemettono di disattendere all’obbligo, sottoscritto anche da una delibera dell’Anci, di pagare l’80% degli acconti". Il riferimento è al Comune di Udine, l’unico – a quanto risulta alla Cisl – a non essere disposto a pagare la somma, adducendo a motivi di ordine tecnico. "Sulla vicenda – promette Fania – andremo fino in fondo, chiedendo un incontro al Sindaco, ma anche all’Anci ed eventualmente manifestando sotto la sede municipale".
Tuttavia, ad alimentare il clima di tensione sono anche ulteriori fattori, dal blocco del tavolo contrattuale alle iniziative irresponsabili delle altre sigle sindacali, passando per l’esclusione di un delegato della Cisl dalla Commissione elettorale delle Rsu e per la quale è già stato avanzato ricorso al Dpl di Trieste.
Quanto alle iniziative della Cisl ed, in particolare della Fp, la federazione di categoria, le priorità sono chiare, come testimoniano le centianai di lettere ufficiali di sollecito al pagamento degli acconti inviate i giorni scorsi agli enti locali. "Il Friuli Venezia Giulia – commenta la segretaria nazionale della Fp – si è attardato sin troppo sulla partita del Comparto Unico e sul completamento del quadro nazionale, che ha stabilito per tutti i lavoratori del pubblico impiego un aumento contrattuale del 3,2%".
Alla vigilia del test, anche nazionale, rappresentato dalla competizione elettorale per le Rsu, tre sono le cose che per la Cisl vanno fatte con urgenza: definire il contratto regionale di I livello, al palo appunto da tre anni; aprire un tavolo di contrattazione di II livello per il 2011, poichè ci sono ancora fondi contrattuali da ripartire; sollecitare il presidente Tondo affinchè si trovi un accordo per regolamentare, in assenza del contratto regionale 2010-2012, il nuovo sistema di relazioni sindacali.
In ballo ci sono questioni strategiche da affrontare e che riguardano l’efficienza della pubblica amministrazione ed una seria riforma del comparto.
Partite che si inizieranno a discutere – per quanto riguarda la Cisl – già all’indomani delle elezioni delle Rsu. Alla competizione, la Fp si presenterà con oltre 400 candidati, "persone preparate e concrete". "Nelle nostre fila – chiude il segretario regionale di categoria, Pierangelo Motta – ci sono centinaia di candidati rappresentativi di tutti gli enti del Comparto Unico, di tutte le professioni e di tutti gli uffici e i servizi, ma anche a molti altri professionisti pubblici, iscritti e non iscritti alla Cisl Fp, che hanno scelto di aderire e partecipare alle elezioni nelle nostre fila per la concretezza del nostro agire".
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
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