CONGRESSO CISL UDINE, TORNIAMO AD ESSERE COMUNITA’ DI DESTINO
Partito stamani il congresso della Cisl dell’Udinese e Bassa Friulana, che a Magnano in Riviera ha raccolto oltre 250 persone ed un ricchissimo parterre di ospiti del mondo del lavoro, dell’economia e delle istituzioni, oltre ai segretari della Cisl Fvg, Fania, Morassi, Di Lucente e Pizzolitto.Tutti riuniti per fare il punto sullo stato di salute del territorio e ripartire da quel concetto di "comunità di destino" richiamato da Roberto Muradore. "Dobbiamo tornare a sentirci parte di un destino comune – lancia il suo appello il segretario uscente – ad essere autentica collettività". Il messaggio della Cisl friulana è chiaro: no alla solidarietà di facciata, ma ad una solidarietrà vera per uscire dalle secche della crisi sia economica che sociale. Assieme, dunque, per fronteggiare e trovare risposte concrete alle nuove povertà (negli ultimi 5 anni in regione il numero dei bisognosi di cibo ha superato le 50mila persone), al disagio di migliaia di persone, al lavoro che non c’è. L’attenzione della Cisl corre, quindi, ai temi dell’economia, con un appello altrettanto forte: "In questa regione si riaffermi l’economia reale". "Basta – tuona Muradore nella sua relazione – alla finanza speculativa, si torni al lavoro vero, a produrre cose tangibili".
Preoccupa, infatti, la perdita dei posti di lavoro – oltre 15 mila occupati in regione tra il 2008 e il 2012, di cui tre quarti in provincia di Udine – legata anche alla debolezza delle scelte politiche sui temi industriali. "In questa regione commenta il segretario, ricandidato ad un nuovo mandato – non si è fatto quanto si doveva e poteva. Basti pensare al lungo e colpevole silenzio della politica locale dapprima sul disfacimento del Distretto della Sedia e successivamente sulla crisi più generale". Ecco, quindi, le proposte del Sindacato: più spazio alla green economy per tenere insieme coerentemente il territorio, l’agricoltura e l’industria e il rilancio vero, con sostegno alle imprese, incentivando anche le aggregazioni, di un sistema manifatturiero rinnovato ed innovativo. "Abbiamo bisogno – chiarisce Muradore – di una reale attenzione al sistema produttivo, di formazione mirata, di una aumentata e qualificata ricettività del sistema portuale, di valorizzare la ferrovia Pintebbana, di migliorare i collegamenti stradali e su ferro per la zona industriale dell’Aussa Corno". In questo quadro non meno strategici risultano gli interventi sull’apparato pubblico da ristrutturare ed efficientare, senza contare il riassetto istituzionale orientato ad una regione più leggera. Quanto alle mosse del Sindacato, oltre al pressing sulla politica ("C’è bisogno di costrutturi capaci di assumere decisioni responsabili, non della politica degli sprechi e degli scandali"), lo strumento chiave rimane quello della contrattazione per dare spazio alla meritocrazia, per rendere effettiva la conciliazione dei tempi di vita e lavoro a tutela di una reale parità tra uomini e donne anche rispetto all’accesso e mantenimento del lavoro, per favorire il fondamentale scambio intergenerazionale e aiutare i giovani contrastando il precariato sinonimo di flessibilità. E proprio sul fronte delle regole, la Cisl punta sulla semplificazione delle tipologie contrattuali, sulla parificazione dei costi previdenziali e contrattuali, su una maggior tutela per i para subordinati, sulla valorizzazione dei contratti di inserimento e dell’apprendistato, su una politica attiva di reinserimento nel lavoro per chi l’ha perso e sull’obbligatorietà di corsi di riqualificazione per chi fruisce di ammortizzatori sociali e una formazione che dia sul serio una maggiore occupabilità.
Parole di solidarietà e di speranza sono giunte poi dal vescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzoccato, che ha voluto portare il suo saluto alla Cisl friulana, assieme all’appello, forte, affinchè ci sia un generale ritorno alla coscienza unito alla capacità di “esercitarsi con una certa fantasia per cercare strade nuove e nuove prospettive”. Per l’alto prelato serve, infatti, un inedito slancio di immaginazione per segnare nuove vie contro la crisi; ma, al pari, occorre ritrovare fiducia nella provvidenza. “E ieri – ha detto, commentando l’elezione del nuovo Pontefice – abbiamo avuto un bell’esempio della provvidenza di Dio”.
Ai lavori hanno portato il loro contributo anche: il sindaco di Udine Honsell, l’assessore provinciale Macorig, i presidenti di Confindustria e Confartigianato, Luci e Tilatti, i presidente della Cciaa Da Pozzo, Asquini per Lega Cooperative, Sialino per l’Associazione Cooperative Friulane, il direttore dell’Api, Piu, il referente di Confagricoltura e Forabosco per la Cgil.
Ufficio stampa Cisl Fvg