CONSORZI AGRARI: IL 28 GENNAIO SCIOPERO DI 8 ORE
da Il Messaggero Veneto Il mancato rinnovo del contratto nazionale, scaduto 7 mesi or sono, spingerà il 28 gennaio i lavoratori dei consorzi agrari ad incrociare le braccia per otto ore. Sciopero e stato di agitazione sono stati proclamati unitariamente, a livello nazionale, da Fai Cisl, Sinalcap, Flai Cgil e Uiltucs Uil, e in regione interesseranno il Consorzio agrario del Friuli Venezia Giulia di Orgnano dove sono occupate circa 200 persone. Le organizzazioni sindacali denunciano, quanto al mancato rinnovo del Ccnl, «un comportamento da parte imprenditoriale misto fra incompetenza e arroganza. Infatti – afferma Claudia Sacilotto, segretaria di Fai Cisl Udine – quando non si ha intenzione di rinnovare un contratto non si lavora instancabilmente e con reciproca soddisfazione per poi buttare tutto alle ortiche alla settima riunione». Sacilotto ricorda che «in questi ultimi anni molte cose sono cambiate: da un sistema organizzativo per cui ad ogni provincia corrispondeva un suo consorzio ad una realtà come quella odierna dove sono rimaste in tutto il Paese 55 strutture con circa 3 mila dipendenti totali di cui 35 concentrate nel nord». Tra queste c’è il Consorzio agrario del Fvg con i suoi 40 recapiti-filiali dislocati su tutto il territorio regionale, i suoi 200 dipendenti altamente professionalizzati, capaci di dare assistenza qualificata agli imprenditori agricoli, e «la sua gestione finora ben oculata», riconosce Sacilotto. Il giudizio positivo non toglie la necessità di giungere in breve al rinnovo del contratto, che resta, per il sindacato «un obiettivo primario e insostituibile».