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CONSORZI BONIFICA, ESPERIENZA REGIONALE INDISPENSABILE PER LA TUTELA DEL TERRITORIO

Pare che le contraddizioni dell’Italia trovino casa anche presso il Governo Renzi, che da una parte sostiene che tra le priorità del suo Governo ci dovranno essere la tutela del territorio e il recupero del sistema idrogeologico e, dall’altra, spinge per l’abolizione dei Consorzi di Bonifica, che sono chiamati a garantire proprio questa tutela del territorio oltre che a migliorarne la capacità economica.

Dispiace constatare che ci sia una così poca conoscenza non tanto del ruolo dei Consorzi di Bonifica, ma della loro effettiva operatività. In Friuli Venezia Giulia, con le loro opere e con la professionalità dei loro dipendenti garantiscono non soltanto l’irrigazione, il miglioramento fondiario, ma in modo particolare la sicurezza ambientale, soprattutto in momenti ‘cruciali’ come questi, dove le abbondanti precipitazioni se non fossero state opportunamente veicolate, anche con opere di bonifica, di scolmatori e di canali – programmate nel tempo – avrebbero potuto creare non poche difficoltà al territorio, alle attività economiche e alle popolazioni che vi dimorano.

Ogni anno l’ANBI (associazione nazionale bonifiche irrigazioni e miglioramenti fondiari) organizza la settimana della bonifica che quest’anno nella nostra regione si terrà a Gorizia nell’ultima settimana di maggio, a significare quanto sia importante il loro impegno sul territorio, altrimenti intere zone non esisterebbero considerato che sono sotto il livello delle acque, dei fiumi e del mare.

Si è sentito che la spending revew non doveva essere lineare, ma che si sarebbero intaccati solo doppioni, spese superflue ed inutili e certamente non saremo noi a dover difendere enti che si sono ridotti a puri “poltronifici” senza svolgere in modo economico le proprie funzioni.
Nella nostra regione l’attenzione della classe politica regionale, dei nostri amministratori locali, presenti attivamente nei Consigli di Amministrazione dei Consorzi, e degli stessi consorziati ha garantito ai nostri Consorzi di bonifica un ruolo strategico fino a divenire il braccio operativo dell’Amministrazione regionale nella difesa del territorio.

Riteniamo non sia più possibile che ‘nel buttar via l’acqua sporca si butti anche il bambino’, cioè che là dove si siano raggiunte virtuosità frutto di sana iniziativa politico-amministrativa e di sacrificio da parte dei consorziati e degli stessi dipendenti dei consorzi, ci si veda trattati come Enti inutili e ancor peggio mangiasoldi, dove invece i denari pubblici sono solo legati alle opere idrauliche. Guarda caso queste opere nell’ambito delle norme consortili vengono a costare di meno che gestite dai privati.

Ma di tutto questo, cosa ne sa il Governo Renzi? Forse è troppo preso a vedere solo i Consorzi di bonifica che non funzionano per una distorta visione politica-affaristica del loro ruolo da parte di qualche locale amministrazione, che ovviamente continuerebbe anche quando ‘il giocattolo’ dovesse cadere nelle sue mani.

Attendiamo una forte presa di posizione da parte della nostra governatrice, Debora Serrachiani, affinchè offra al Governo Renzi l’esperienza friulana: immagine vera del ruolo operativo dei Consorzi di Bonifica sul territorio capace di operare in sinergia con le Amministrazioni pubbliche e con gli stessi cittadini in un’ottica di massima efficienza e risparmio.

Claudia Sacilotto
Segretaria generale FAI CISL FVG