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COOPCA, UNA STORIA DI PIU’ DI UN SECOLO

Intervento del Segretario Cisl AF, Franco Colautti
Coopca ha una storia di più di un secolo.
Una storia di solidarietà e mutualismo nati in un territorio con un’economia all’epoca prevalentemente agricola e dove gli uomini emigravano per trovare un lavoro e dare pane alle famiglie ed un futuro ai figli.
La cooperativa e’ stata per queste terre un’occasione di sviluppo e riscatto sociale: Coopca e’ diventato patrimonio dell’intera comunità.
Una storia che all’orizzonte vede ora delinearsi una fine ingloriosa a causa di inadeguate ed avventate scelte manageriali e gestionali che ne hanno snaturato i valori fondanti.
Fine che metterà ulteriormente in difficoltà un territorio che già sta subendo un pesante spopolamento ed e’ teatro di tagli e razionalizzazioni di servizi quali scuole, poste, tribunale, presidi di pubblica sicurezza, trasporti.
Ci sono già casi di piccoli comuni (Dogna, Raveo, Ligosullo, Preone, Resiutta) che ormai non hanno né una scuola, né una farmacia né uno sportello bancario. Se vengono meno anche i negozi potremo dire addio anche agli ultimi presidi sociali nelle comunità.
Riteniamo che il venir meno dell’idealità che ha permesso la nascita della Coopca non sia una questione che riguarda solo i lavoratori e le lavoratrici (oltre il 60% del totale dei dipendenti), i soci prestatori, i piccoli fornitori locali, ma un fatto che coinvolge tutti i cittadini.
Tutti insieme dobbiamo difendere i valori che lo spirito cooperativisto ha rappresentato e rappresenta per queste comunità, per scongiurare e mitigare il più possibile una pesantissima ricaduta sull’occupazione e l’economia del territorio.

Riconosciamo l’impegno che la regione sta mettendo per affrontare la grave situazione in cui versa la cooperativa, anche se al momento non appare ancora sufficiente a scongiurare pesanti conseguenze sul suo futuro.
La crisi di Coopca non ha conseguenze limitate al territorio dove opera ma coinvolge l’intero sistema cooperativo, che rischia di lanciare ai cittadini il messaggio che fare cooperazione a fare impresa siano la stessa cosa tra l’altro con sistemi di vigilanza e tutela più deboli.
Occorre quindi un impegno di tutti per scongiurare che questo accada.
Non possiamo quindi che chiedere e sollecitare, con forza, l’intero mondo cooperativo, che ci appare lontano e silenzioso a parte qualche timido impegno da parte di Legacoop, a fare la sua parte non guardando unicamente agli aspetti economici ma assumendosi la responsabilità di essere coerenti con i valori di solidarietà, responsabilità sociale ed altruismo che le ispirano.