Top
 

Comunicati

Cisl FVG > Archivio informativo  > Comunicati  > CROCE ITALIA MARCHE: LA FP CISL DENUNCIA LA MANCANZA DI VERIFICHE

CROCE ITALIA MARCHE: LA FP CISL DENUNCIA LA MANCANZA DI VERIFICHE

Sulla vicenda di Croce Italia Marche scende in campo anche la Fp Cisl, puntando il dito contro gli appalti gestiti secondo regole “discrezionali”. Il caso in questione – di legge in una nota della categoria – è solo uno dei molti che si verificano negli appalti di servizi della pubblica amministrazione.
“Nel concreto – sottolinea la Fp Cisl – dal 2007 i lavoratori impiegati nell’appalto si vedono applicare il contratto di lavoro per “noleggio con conducente”, quando da sempre noi abbiamo sottolineato che un servizio di trasporto sanitario prevede una preparazione adeguata degli operatori in termini di primo soccorso, di mobilizzazione delle persone trasportate, di assistenza sanitaria di primo intervento, e molto altro ancora”. Se per una gara d’appalto – prosegue la nota sindacale – è prevista l’obbligatorietà di utilizzo di personale professionalmente idoneo e preparato, ci si chiede come mai sia il Presidente della Commissione giudicatrice, che il Responsabile della gara, abbiano di fatto accettato l’applicazione di un contratto di lavoro non idoneo ed inoltre come mai abbiano affidato a Croce Italia Marche che ha presentato un prezzo del 30% più basso rispetto a quanto l’amministrazione aveva individuato. Le norme dicono chiaramente che per le offerte anormalmente basse c’è da verificare ed eventualmente non aggiudicare l’appalto (il massimo è del 20% più basso). Inoltre la legge prevede anche la responsabilità cosiddetta “in solido” tra la pubblica amministrazione che appalta e la ditta che vince. Questo vuol dire che in caso di problemi legati al personale anche la pubblica amministrazione ne risponde. Quanto sta emergendo ora in merito agli stipendi non pagati ai 37 lavoratori di Croce Italia Marche sono solo la punta dell’iceberg delle difficoltà che molti operatori hanno dovuto affrontare negli anni pur di dare risposta al bisogno dei cittadini ignari delle loro condizioni di forte disagio in termini sia di turni che di retribuzioni. La CISL FP vuole comprendere perché si continui ad appaltare con regole spesso “discrezionali” senza verificare poi, da parte dell’amministrazione, che quanto appaltato non arrechi disagio alla collettività, sia in termini di caduta della qualità del servizio reso al cittadino che di garanzia di reddito degli operatori impiegati.

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg