Top
 

Comunicati

Cisl FVG > Archivio informativo  > Comunicati  > Da cinque mesi i vigili del fuoco senza straordinari e indennità

Da cinque mesi i vigili del fuoco senza straordinari e indennità

La Fns-Cisl: anche sulle competenze per gli interventi all’Aquila si registra un forte ritardo

I vigili del fuoco di Gorizia di qualsiasi ordine e grado, così come tutti i loro colleghi del Corpo nazionale, personale amministrativo compreso, attendono il pagamento delle competenze accessorie (straordinari, prevenzione, vigilanze e formazione, indennità di turno, festivo, notturno ecc.) dal dicembre 2009 e vantano quindi ormai quasi 5 mesi di credito nei confronti dell’Amministrazione (Dipartimento VVF) che non ha ancora disposto gli stanziamenti sui relativi capitoli di spesa e che per quest’anno hanno raggiunto il massimo ritardo storico, ormai divenuto intollerabile per questa categoria che continua comunque a prestare la propria preziosa opera di assistenza e soccorso tecnico urgente alla popolazione. Lo denuncia, in una lunga nota, Loris Ursella, segretario territoriale Cisl della categoria. Addirittura alcuni compensi del terremoto dell’Aquila, dove si è tuttora impegnati, devono essere corrisposti dal giugno 2009 compreso. A questo si aggiunge il fatto che da 27 mesi risulta scaduto il contratto di lavoro, secondo biennio economico 2008/2009, per non parlare del successivo accordo che dovrà riguardare il periodo dal 2010 in poi. Non è mai accaduto che i vigili del fuoco percepissero ben due indennità di vacanza contrattuale, meno di 20 euro lorde per entrambi i periodi. «Questo – afferma la Cisl – è semplicemente scandaloso, e rende quindi pienamente condivisibile il fermento e l’amarezza dei nostri colleghi su quanto sta accadendo. I vigili del fuoco, aldilà degli apprezzamenti di rito per quello che fanno, devono avere un maggiore rispetto che deve essere tradotto in riconoscimenti concreti e tangibili. È da ormai troppo tempo che si aspettano retribuzioni e previdenza adeguate al rischio e alla atipicità del proprio mestiere e per contro, paradossalmente, la risposta è quella di decine di mesi o forse più di spettanze arretrate e un contratto più che scaduto e ancora da rinnovare e del quale non se ne conoscono con precisione i contenuti. Facciamo quindi pubblica denuncia di tutto ciò, chiedendo l’appoggio di tutte le istituzioni, sia politiche che istituzionali, al fine di intervenire nel merito della questione, affinché venga sbloccata».