DIRIGENTI SCOLASTICI, AVANTI TUTTA CON LO SCIOPERO
Confermato lo sciopero di domani – venerdì 14 – dei dirigenti scolastici anche del Friuli Venezia Giulia, che si fermeranno per l’intera giornata.
“Al di là delle tante parole spese – va dritto al punto il segretario della Cisl Scuola Fvg, Donato Lamorte – manca ogni garanzia sull’accoglimento della nostra pressante ed inderogabile richiesta di dar corso ai contratti integrativi regionali”. Il perdurare del blocco – si legge nella nota della categoria – comporta per i dirigenti scolastici una pesante perdita economica (in molti casi anche per la mancata erogazione agli interessati dell’indennità di reggenza maturata) destinata a riverberarsi anche sui trattamenti pensionistici. “A fronte di ciò – prosegue Lamorte – la proclamazione dello sciopero, con manifestazione a Roma, si configura come la forma più alta di protesta contro un atteggiamento evasivo e renitente, che a questo punto chiama in causa la responsabilità politica dell’intero Governo, incapace di dirimere una controversia tra due dicasteri”.
Per la Cisl Scuola, in particolare, l’incontro dei giorni scorsi con la ministra Carrozza non ha assolutamente rimosso le ragioni dello sciopero, malgrado i Sindacati abbiano dato ampio risalto alle problematiche della dirigenza, ancora in attesa di risposte. “Nulla di nuovo, infatti, rispetto a quanto ci era stato detto nel corso del tentativo di conciliazione del 21 gennaio scorso, dopo la nostra proclamazione, insieme a Uil Scuola e Snals Confsal, dello stato di agitazione”– spiega ancora Lamorte. “Quello indicato dalla ministra, di ricercare una soluzione amministrativa alle rigidità interpretative del MEF che portano alla decurtazione di 18 milioni di euro dal Fondo Unico Nazionale, era e rimane soltanto un buon proposito. Apprezzabile e apprezzato, ma ad oggi non risolutivo dei problemi”. I dirigenti scolastici – prosegue la nota cislina – insieme ai docenti e al personale Ata, scontano un pesante deficit retributivo rispetto alle altre aree di lavoro e a quelle dirigenziali delle amministrazioni pubbliche e vede finora frustrate le reiterate, legittime e motivate istanze perequative. “Non si può più tollerare – rincara Lamorte – di vedere costantemente mortificata e sottostimata nei fatti la condizione professionale e retributiva, a fronte dell’inarrestabile incremento dei carichi di lavoro e delle connesse responsabilità”. Lo sciopero nazionale di domani – conclude la nota della Cisl Scuola – deve dare voce e corpo alla protesta e alle ragioni complessive che la sottendono – di cui la decurtazione del FUN e il blocco della contrattazione non sono altro che un’ultima e irritante provocazione – da parte di una categoria che nel tempo ha comunque dato ampia prova di responsabilità nel garantire il governo unitario e partecipato della comunità scolastica di affidamento.
“Ma dev’essere chiaro, tuttavia, che questo alto senso di responsabilità non deve né può diventare l’alibi assolutorio per eventuali mancate adesioni allo sciopero, che risulterebbero del tutto incomprensibili in un momento decisivo del confronto con le nostre controparti politiche e istituzionali, inducendole a perseverare nel loro atteggiamento di sostanziale, colpevole e inaccettabile indifferenza alle nostre rivendicazioni”.
Ufficio stampa Cisl FVG