Dm Elektron, accordo difficile per 45 addetti
Sfugge ancora l’accordo tra parti sociali e Dm Elektron. Anche l’incontro di ieri, l’ultimo prima dell’estremo tentativo di conciliazione in Provincia, già fissato per il prossimo 30 aprile, non è infatti andato a buon fine e il sindacato, in attesa di confrontarsi con i lavoratori, ha deciso per il silenzio stampa. «Nessuna dichiarazione, almeno per ora» ha detto ieri sera, a margine dell’incontro il segretario di Fim Cisl Af Marco Palese, anche a nome dei colleghi di Fiom Cgil e Uilm Uil, in attesa di una verifica programmata per questa mattina tra segretari, quindi dell’assemblea con le maestranze che si terrà in fabbrica giovedì.
Non si è profusa in resoconti dettagliati neanche Michela Del Piero, amministratore delegato di Dm Elektron, pur dicendosi fiduciosa rispetto alla possibilità di chiudere positivamente la trattativa il prossimo 30 aprile. Azienda e parti sociali sarebbero d’accordo sullo strumento da utilizzare, ovvero sui due anni di cassa integrazione straordinaria, meno sui “dettagli” dell’accordo vale a dire incentivi e piani formativi. Ricordiamo che la procedura di mobilità è stata aperta ormai due mesi fa per 60 persone, ma che l’azienda ha ridotto il numero dei lavoratori in esubero a 45. Lo scenario che si è andato definendo fin qui nel corso della trattativa prevede una cassa integrazione di due anni per 45 persone, poi la mobilità da uno a tre anni, a seconda dell’età. Insomma, un periodo di ammortizzazione consistente, sul quale le parti sociali non avrebbero nulla da eccepire. Le perplessità, come detto, riguarderebbero piuttosto il piano di formazione dell’azienda e l’incentivo da corrispondere ai lavoratori volontari per la messa in Cigs. Nei prossimi giorni ogni dettaglio sarà passato al setaccio, ogni alternativa vagliata, in vista dell’incontro fissato per il 30 aprile in Provincia: l’ultima spiaggia per firmare un accordo, viceversa l’azienda potrà procedere, come meglio crede, con i licenziamenti.
Stasera, ricordiamolo, della vertenza Dm Elektron si parlerà anche in consiglio comunale a Buja, dove il sindaco Luca Marcuzzo risponderà all’interrogazione presentata dalla minoranza di centro sinistra.