DM ELEKTRON, FIM E UILM NON MOLLANO
“Una trattativa non più unitaria non modifica tutto quello che unitariamente si è portato avanti fino ad oggi. La Fiom si è chiamata fuori dai giochi dopo aver condiviso un percorso”. E’ così che inizia la nota siglata da Fim Cisl e Uilm Uil a proposito della vicenda della DM Elektron di Buja.
“La volontà ddella Fim Cisl Alto Friuli e della Uilm provinciale, con le rispettive rsu, rimane quella di trovare una soluzione ed andare avanti” – spiega Giorgio Spelat della Fim.
L’azienda che ad oggi conta 169 dipendenti – ricorda la nota – ha attivato la cassa integrazione ordinaria che terminerà alla fine del mese di luglio.
“Per quanto ci riguarda – incalzano Spelat e Luigi Oddo per la Uil- stiamo discutendo l’utilizzo di un contratto di solidarietà, quindi un percorso certo di ammortizzatori sociali che potrà evitare una riduzione di personale nel breve e medio periodo. E se è vero che gli incontri e le trattative fino ad ora svolte hanno portato alla luce tutte le criticità aziendali e dei lavoratori sulla condivisione di un percorso, rimane altrettanto chiaro l’impegno di Fim e Uilm nel perseguire tutte le soluzioni possibili per il raggiungimento di un accordo che possa dare chiara visibilità al sito produttivo di Buia ed ai rispettivi dipendenti”.
Insomma, impegno massimo, dato anche che la crisi della DM Elektron sta mettendo in ginocchio diverse aziende del territorio. Ma secco no (dopo lo sciopero di 4 ore unitario proclamato a maggio scorso) ad ogni iniziativa di tensione che ad oggi potrebbe compromettere l’esito di una trattativa in corso, peraltro seria e rispettosa nonostante le divergenze delle parti sul percorso da adottare.
Come Fim e Uilm – conclude la nota – non abbandoneremo alcun tavolo, e non lasceremo i lavoratori in balia di eventi non gestibili: questo è quello che deve fare un sindacato serio e degno di rappresentare i propri associati ed i lavoratori tutti.
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg